Interviste in casa Alberobello <br/>Parla Marco Giambattista

Interviste in casa Alberobello
Parla Marco Giambattista

Giambattista Marco

Un campionato chiuso in bellezza e un futuro ancora tutto da decidere per il Real Alberobello. Di questa stagione appena conclusa restano una salvezza conquistata con parecchie giornate di anticipo e un gruppo affiatato che ha saputo valorizzare e far crescere tre giovanissimi talenti: Uno di questi è Vito De Giorgio (portiere), Gianbattista Marco (attaccante) e Gianvito Terrafino (terzino destro).
Tre ragazzi, appena maggiorenni, che hanno già alle spalle più di un campionato di Promozione e che, nel tempo, sono diventati delle pedine imprescindibili dello scacchiere del Real Alberobello. Caroli li ha convocati in prima squadra e loro, con grande impegno, caparbietà, umiltà e passione, hanno ripagato la fiducia. Da subito hanno saputo far fronte all’impegno e alle responsabilità, scendendo in campo in ogni partita con l’atteggiamento giusto, con la voglia di migliorarsi e divertirsi. Tra i loro progetti c’è la legittima ambizione di ogni calciatore: fare il grande salto per inseguire obiettivi più importanti.

Sentiamo il secondo dei tre…. Gianbattista Marco

Ruolo: Attaccante  – Età: 17 anni (classe 1995)  – Stagione 2012/2013: 33 presenze – Goal: 7

Un commento sul campionato 2012/13 del Real Alberobello.
Siamo riusciti, con molte giornate di anticipo, a conquistare la salvezza che era l’obiettivo minimo che ci eravamo posti ad inizio stagione. Scendere in campo senza la pressione di dover vincere, ci ha permesso di allenarci e giocare con entusiasmo e tranquillità e di creare all’interno dello spogliatoio un clima di armonia. Non sono mancate le difficoltà ma, pur comprendendo le esigenze dei più grandi, per noi più giovani l’importante era allenarci e giocare divertendoci.

Com’è stato il passaggio dal settore giovanile al campionato di Promozione?
Iniziare questa avventura, con la prima squadra e in un campionato di Promozione, non è stato affatto semplice. L’aiuto dei più grandi è stato prezioso. Ci hanno messo a nostro agio e ci hanno aiutato ad ambientarci in una realtà che, per noi, era completamente nuova. È merito loro se siamo riusciti a dare il massimo e siamo cresciuti tecnicamente.

Sei uno dei più giovani. Come sei stato accolto dalla squadra?
Quando il mister ci ha convocato in prima squadra, non eravamo molto convinti perché credevamo fosse una responsabilità troppo grande per noi. Con il passare del tempo, però, le cose sono cambiate. Abbiamo iniziato a vedere i primi risultati, merito non solo dell’allenatore che fin dall’inizio ha creduto in noi, ma anche dei compagni che hanno fatto sì che ci ambientassimo e facessimo del nostro meglio.

Sei soddisfatto del tuo campionato?
Per varie ragioni che non sto qui ad elencare credo di non aver dato il meglio in questa stagione. Nonostante ciò, è stata una bella esperienza che mi è servita sicuramente a crescere.

Emanuela Miraglia

laquis

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