Accorata lettera dell’ex patron d’Alesio: ”Ho perfino provato a darlo gratis ai terlizzesi”
“Con le lacrime agli occhi e con il groppo in gola sono costretto…”. Inizia così la lettera, scritta con il cuore in mano, che l’ex presidente Salvatore d’Alesioaffida al sito ufficiale del Terlizzi, per comunicare la cessione del titolo ad un gruppo di imprenditori, non terlizzesi. “Una comunicazione che non avrei mai voluto fare”. Ecco il testo integrale della lettera:
“Con le lacrime agli occhi e con il groppo in gola sono costretto, mio malgrado, a fare una comunicazione che non avrei mai voluto fare. Il Terlizzi Calcio da oggi non è più mio. Un gruppo che ha intenzione di fare calcio me lo ha chiesto insistentemente. Ho aspettato fino alle ore 18 di oggi, 25 luglio 2013, giorno della scadenza per l’iscrizione al campionato di Eccellenza. Fino ad oggi ho fatto di tutto per mantenere il Terlizzi Calcio: mi sono rivolto più volte all’Amministrazione comunale; ho avuto tanti incontri con assessori e sindaco; ho parlato con imprenditori. Ma il risultato è sempre stato lo stesso: disinteresse generale. Ho trovato anche un gruppo di persone molto perbene di Bari che erano disponibili a mettere a disposizione una certa somma per disputare un campionato dignitoso e salvare il titolo, ma gli imprenditori terlizzesi – che inizialmente avevano dato disponibilità a collaborare – poi hanno trovato cento ostacoli a questa unione, svanita nel nulla. Ho perfino messo a disposizione il titolo gratuitamente, ma nessuno si è fatto avanti per gestirlo.
È la dimostrazione che dopo di me c’è il vuoto. È la dimostrazione di quanti sacrifici da solo ho dovuto fare per il Terlizzi Calcio in tutti questi anni. Solo nella passata stagione ho avuto aiuti consistenti da Paolo Vendola e PinuccioRuggiero, che pubblicamente ringrazio, ma è troppo poco. Dopo di me e dopo di loro a Terlizzi non c’è nessuno che possa mantenere il calcio. Dopo aver dedicato 12 anni della mia vita al calcio terlizzese, perché amo questa città, è arrivato il momento di dire basta. I tempi sono cambiati, l’economia è in crisi, ora è giusto lasciare. Purtroppo, sottolineo purtroppo, perché il Terlizzi Calcio è stata la mia vita: ho provato emozioni, gioie, anche dispiaceri ma è stata la mia vita e vi assicuro che è difficile lasciare.
“Sappiate che il Terlizzi Calcio è una mia creatura ed è difficile lasciare così qualcosa che senti tuo. Vi assicuro che mai l’avrei fatto se non ci fossero dei motivi, tra virgolette, importanti. Spero solo che il gruppo che ha acquisito il titolo continui a fare calcio a Terlizzi”.
Salvatore d’Alesio
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