Domenica 27 parte, non senza polemiche, il torneo dei poveri

Domenica 27 parte, non senza polemiche, il torneo dei poveri

Si tratta del primo campionato dilettantistico in assoluto: eppure si fa fatica. Mai così in ritardo, mai così decimata la categoria: ecco gli effetti della crisi economica e “passionale” sul calcio basico. Indecisi se partecipare o meno i ragazzi della compagine viestana della Viestese.
Mai così tardi, mai un nu­mero così ridotto di squadre. Il campionato di Terza categoria paga dazio. La crisi e la mancanza di sponsor si abbatte sul torneo provinciale. Sarà, con molta pro­babilità un girone unico a 16 squadre con tanti sacrifici eco­nomici per tutti. Un solo girone: non accadeva da una vita (si era arrivati anche a tre gironi da 12 squadre un quin­quennio fa). La crisi si fa sentire è inutile nasconderlo. Mancheran­no molte cittadine della Capita­nata nel pallone dilettantistico e tra queste le defezioni delle gar­ganiche San Nicandro, Poggio Imperiale, Cagnano Varano e Ischitella, la dice lunga. E’ vero non ci sono soldi, ma l’altra faccia dice pure che pochi sono disposti a “tornare” ai sacrifici. Ci sono alcune novità as­solute come la Trops Sammarco, la Sportmania Cerignola e il Pro Foggia. Tra le nobili decadute ol­tre alla riconferma dell’Us Foggia di don Pasquale Casillo, anche la Nuova Daunia (che solo tre anni fa ha vinto la Coppa Puglia, ma­nifestazione a carattere regiona­le), 1’Apricena Calcio (che ha cal­cato i campi della Serie D) e 1lAtle­tico Bovino con diversi campio­nati di Promozione e Prima ca­tegoria. Insomma anche il calcio di Terza, costa. Il San Nicandro, per esempio, si era regolarmente iscritto, poi ha ritirato 1’adesione per via delle lunghe trasferte. «La Terza cate­goria – dice subito il massimo di­rigente di un sodalizio che non ci sarà più, lo Sporting San Nican­dro -, è più che altro un torneo amatoriale e si gioca per diver­tirsi. Per la mancanza di diverse cittadine del territorio le trasfer­te saranno lunghissime e molti dei nostri “giocatori di esperien­za” lavorano la domenica mattina e non possiamo fare trasferte che tra andata e ritorno distano oltre 300 chilometri. Già sono pochis­simi i fondi, poi organizzare certe trasferte è impensabile per noi. Abbiamo deciso di ritirare la no­stra iscrizione soprattutto per questo fattore: trasferte lunghis­sime con posti difficili da rag­giungere da San Nicandro». Nuova Daunia e Apricena hanno rinunciato al campionato su­periore e giocheranno con i gio­vani. «Pochi sponsor – dice Domenico Pipino dell’Apricena Cal­cio – cerchiamo di abbattere i costi di gestione con i giovani». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la compagine della Viestese. I ragazzi viestani si autofinanziano e non sopporterebbere la lunhezza delle trasferte (praticamente quasi tutte nel sub-appennino) nè quella del campionato. A Vieste la stagione turistica- lavorativa inizia già da aprile. Facilmente immaginabili i disguidi che apporterebbe un campionato che praticamente terminerebbe a Giugno. Il giovane presidente della Viestese, Gaetano De Simio, non si nasconde dietro un dito: “sembra quasi – ha dichiarato – che dalla Federazione vogliono farci fuori. Loro sono tanti, sul Gargano siamo solo tre compagini. Se noi ci autoescludiamo praticamente giocano tutti in casa. Non si capiscono le perplessità nel dividere il campionato in due gironi. Ci allieverebbero tante questioni. Abbiamo la sensazione – rimarca il presidente della Viestese –  che da questa storia ne esca ancora una volta sconfitto lo sport, quello come lo intendiamo noi: puro, passionale, genuino, senza fronzoli. Domani ci riuniremo in società e decideremo il da farsi.”.

Si parte domenica 27 con quest’organico:
Alberona Calcio, Apricena, Atle­tico Bovino, Atletico Carapelle, Atletico Orsara, Carapellese, El­ce Deliceto, Us Foggia Spa, Nuova Daunia, Sant’Agata di Puglia, Sportmania, Squadra Del Cuore Rodi Garganico, Trops Sammar­co, Viestese,Virtus Castelluccio Dei Sauri e Pro Foggia.

Antonio Villani – OndaRadio.info

laquis

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