Galano e Lonigro, tre dei sei gol ascolani portano la loro firma. Domenica di prime volte ad Ascoli, il giovane Manduria fa quello che può.
Nel freddo sole dell’Immacolata l’Ascoli serve il cappotto al Manduria ultimo in classifica. Gli ospiti si presentano con la formazione juniores, compito fin troppo facile per i padroni di casa, che pure senza Moschetto e Cinquepalmi, squalificati, e privi dei fuggitivi Ricci, Quaresimale e Piscopo, partiti verso altri lidi (Lucera, Ostuni, Bisceglie) controllano la gara in scioltezza e dilagano senza mai soffrire i bianco verdi, tra i quali si salvano soltanto Caforio, e non solo per il gol della bandiera, realizzato su punizione diretta, ma anche per una qualità tecnica ed un’intelligenza tattica superiore rispetto ai meno esperti compagni, e l’estremo Raimondo, autore di almeno tre interventi decisivi ed incolpevole sulle marcature gialloblù. Tra i padroni di casa si segnalano tre esordi: tra i pali, complice la squalifica di Moschetto, c’è il diciottenne Perna, bagna con un pregevole gol la prima ascolana Capone, classe ’92 in entrata dalla Fidelis Andria (sombrero e tiro imprendibile sotto la traversa), gioca i suoi primi quarantacinque minuti in Eccellenza Gallo, sedicenne ascolano di Ascoli, cui Raimondo nega la gioia del gol. Primi gol in Eccellenza per Lonigro, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Veneziano, che penetra in area servito da una sponda di Capone e trafigge Raimondo, e Balletta, autore di un eurogol da oltre trenta metri.
Queste le considerazioni di mister Maiellaro al termine della gara: “Innanzitutto voglio fare i complimenti al Manduria per l’impegno profuso in campo: la differenza in campo si è vista, loro sono venuti qui con la juniores ma in campo hanno dato tutto quello che avevano, e gli va riconosciuto merito per l’atteggiamento sfrontato. Noi d’altra parte siamo partiti con cinque under ed abbiamo concluso il match con sei ed un esordiente, Capone, che pure si è mosso bene nonostante sia con noi da pochissimo; avevamo ingranato, siamo di nuovo un cantiere, ma sono convinto che la società saprà muoversi al meglio per sopperire alle partenze di calciatori importanti”.
L’Ascoli, quando sembrava avesse trovato il giusto assetto, con l’apertura della finestra invernale di mercato perde due pedine importanti e si trova, in pochi giorni, a dover piazzare qualche colpo per sostituire calciatori sui quali aveva puntato forte: la società si muove su più fronti, sono sotto osservazione calciatori che non faranno sentire la mancanza di Quaresimale e Piscopo, che hanno diviso le loro strade da quella intrapresa dalla formazione foggiana. Domenica trasferta gallipolina per la formazione gialloblù, per continuare la marcia di allontanamento dalla zona calda della classifica, distante ora quattro punti: rientrano Moschetto e Cinquepalmi, in attesa di qualche nuovo arrivo per puntellare la squadra a disposizione di Maiellaro.
Ascoli Satriano: Perna, Giannatempo, Lanciano, Ragno (1’ st Gallo), Lonigro (1’ st Balletta), Bruno, Veneziano, Marracino (27’ st Zoila), Capone, Montemorra, Galano. A disp. Papagno. All. Maiellaro.
Manduria: Raimondo, Maiorano (36’ st Mariggiò), Dupi (1’ st Marotta), Bianco, De Valerio, My, Caforio, Pierpaolo, Fiorentino, Andrisano, Foggetti (11’ st Piccione). A disp. Torcello, Nardella, Capuzzimati. All. Sarli.
MARCATORI: 16’ pt e 46’ st Galano, 37’ pt Lonigro, 42’ pt Veneziano, 12’ st Capone, 35’ st Balletta (AS); 31’ st Caforio (M).
AMMONITI: Lanciano (AS); Pierpaolo (M).
ARBITRO: sig. Petracca di Lecce, coadiuvato da Squicciarini e Dentico di Bari.
Elio Gerardo Lavanga
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