Ascoli Satriano – Casarano 0-1 <br />L’Ascoli convince, l’arbitro no

Ascoli Satriano – Casarano 0-1
L’Ascoli convince, l’arbitro no

Pietro Maiellaro

Ottima partita dei padroni di casa, che mettono in difficoltà il più quotato Casarano. Disastro Panettella

Lascia l’amaro in bocca la ventesima di Eccellenza all’Ascoli che, pur giocando meglio degli ospiti, rimane al palo e viene beffato dal Casarano. Già dagli schieramenti iniziali dei due tecnici si capisce che sarà una partita divertente, con Maiellaro che punta ancora su De Vincentis unica punta, supportato da Balletta, Doumbia, Capone, e Greco che schiera l’artiglieria pesante: Impallari, Regner e Marinelli tutti in campo per un atteggiamento sfrontato dell’undici ospite; ancora panchina per Prinari, uomo della provvidenza nelle ultime due uscite del Casarano. L’avvio è scoppiettante, ed in duna manciata di minuti le squadre creano quattro occasioni limpide, due per parte: la prima è di marca ascolana, con Doumbia che dopo neanche un giro d’orologio serve Capone in profondità, Leopizzi ritarda l’uscita, si fa soffiare la palla dal numero nove di casa e lo abbranca affossandolo, ma per il signor Panettella non succede niente e si prosegue; il Casarano impensierisce Moschetto al minuto 5’, con Martinelli, autore di un tiro dai trenta metri messo in angolo dall’estremo difensore di casa in ripiegamento; sul successivo corner è Marzo ad impegnare Moschetto, che si rifugia ancora in angolo; passa appena un minuto, e Montemorra, da venticinque metri, si aggiusta il pallone e scocca un destro potente che si stampa sulla traversa, con Leopizzi immobile. Le azioni da gol continuano a fioccare, gli attacchi prevalgono sulle difese per tutto il primo tempo, la partita è piacevole, ma l’Ascoli i lascia preferire per la mole di gioco prodotta, manca un pizzico di precisione per chiudere, meritatamente, in vantaggio, ma il duplice fischio di Panettella sancisce lo zero a zero all’intervallo.

La ripresa vede ancora un Ascoli pimpante ed un Casarano guardingo e poco preciso, con i padroni di casa che aumentano la pressione e schiacciano gli ospiti a ridosso della propria area di rigore, ed al quarto arriva il primo sussulto del secondo tempo con Doumbia che batte corto un tiro d’angolo appoggiando per Montemorra, cross del numero dieci ascolano e Balletta, al centro dell’area, che manca la deviazione vincente per un soffio. Il Casarano cerca di alleggerire la pressione, ma non trova di meglio che andare al tiro dai venticinque metri, trovando una difesa accorta e puntuale nel chiudere gli spazi. Ed è proprio in area ospite, al 60’, che la partita svolta: Balletta, di spalle alla porta, stoppa il pallone, cade a contatto con un difensore rossoblù e l’arbitro ferma il gioco; quando tutti credono che sia rigore per i padroni di casa, il signor Panettella, avendo ravvisato una fantomatica simulazione, sventola sotto il naso dell’avanti ascolano il secondo giallo, mandandolo anzitempo negli spogliatoi. Il Casarano sembra prendere coraggio, Greco toglie un centrocampista, Marzo, e mette un attaccante, Prinari, Maiellaro risponde con Rizzi, ultimo arrivato, per Capone, ma la spinta ospite dura poco, e l’Ascoli, anche in dieci, ricomincia a macinare gioco. Il risultato però non si sblocca, ed allora ci pensa il direttore di gara: non soddisfatto dall’espulsione, ingiusta, di Balletta, grazia Impallari per una durissima entrata da dietro su Doumbia; a sei dalla fine, non vede la maglia dell’esterno ivoriano che si allunga in area, trattenuta a lungo da Margagliotti, negando così un evidente calcio di rigore che avrebbe probabilmente chiuso la gara; vede invece un contatto dove non c’è, e assegna al minuto 83’ una punizione dal limite sul lato corto dell’area ascolana: sulla sfera De Razza, Impallari in mischia trafigge Moschetto e regala ai suoi i tre punti. Nei minuti finali succede poco, ma c’è tempo per assistere ad una indegna sceneggiata di Prinari che, persa palla, si accascia rotolandosi a terra e tenendosi il volto tra le mani, salvo poi rialzarsi senza evidenti problemi quando l’arbitro, conclusa l’azione, va a sincerarsi delle sue condizioni. Al triplice fischio tutti i gialloblù a protestare vivacemente intorno a Panettella, ma gli animi si placano lungo il tragitto che dal centrocampo porta agli spogliatoi.

Gioca la miglior partita casalinga della stagione, insieme con quella vittoriosa sull’Atletico Mola, l’Ascoli, ma non raccoglie punti in una partita giocata su alti ritmi e con qualità ed attenzione; il Casarano non convince, una squadra candidata al salto di categoria può e deve fare molto di più.

Discorso a parte merita l’analisi della conduzione di gara: il signor Panettella di Bari, dignitoso nella conduzione della prima ora di gioco – anche se manca un rigore in apertura d’incontro ai padroni di casa -, nell’ultima mezz’ora sale in cattedra e, da solo, vince la partita contro l’Ascoli: prima espelle per somma di ammonizioni un incolpevole Balletta, poi non pareggia il conto in occasione di un fallaccio su Doumbia, nega un rigore che non vede solo lui, e forse il primo assistente Traetta, entrambi ben posizionati, a Doumbia, evitando di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di Margagliotti che probabilmente voleva scambiare la maglia con l’esterno ivoriano già prima del triplice fischio, infine assegna il calcio di punizione, che risulterà poi decisivo nell’economia dell’incontro, per un contatto parso ai più regolare.

Ascoli Satriano: Moschetto, Lonigro, Papagno, Marracino (46’ st Veneziano), Crescente, Bruno, De Vincentis (21’ st Giannatempo), Balletta, Capone (30’ st Rizzi), Montemorra, Doumbia. A disp.  Perna, Galano, D’Angelo, Cinquepalmi. All. Maiellaro

Casarano Calcio: Leopizzi, Margagliotti, Desiderato, Ruggiero, Mirabet, Calabuig, Lezcano (39’ st Palma), Marzo (18’ st Prinari), Impallari, Regner (7’ st De Razza), Marinelli. A disp. De Marco, Mignaco, Rosciglione, Giannozzi. All. Greco

MARCATORE: 84’ Impallari.
AMMONITI: Moschetto, Balletta, Montemorra, Giannatempo (AS); Ruggiero, Prinari (C).
Espulso Balletta (AS) al 15’ st per somma di ammonizioni.
ARBITRO: sig. Panettella di Bari, coadiuvato da Traetta e Dell’olio di Molfetta.

Elio Gerardo Lavanga

laquis

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