Fanno tutto i neroverdi. Dominano, si divorano 5–6 occasioni nette, giocano più di mezz’ora in superiorità numerica, subiscono la rete ospite all’85’, reagiscono e pareggiano all’ultimo respiro con Montrone<
In US Bitonto – Hellas Taranto fanno tutto i padroni di casa.
Dominano in lungo e in largo, si divorano 5 – 6 occasioni nette (più due gol annullati), giocano più di mezz’ora in superiorità numerica, subiscono la rete ospite all’85’, reagiscono da leone ferito e trovano il pareggio all’ultimo respiro con la zuccata di Montrone.
Un riassunto che fa ben capire come i neroverdi devono ingoiare un altro rospo amarissimo (1 – 1) al “Città degli Ulivi”, come già successo con Novoli e Libertas Molfetta, e accontentarsi di un misero punticino invece di godersi l’intera posta in palio.
La nota da cancellare del pomeriggio di ieri, insomma, è la quantità esorbitante di reti sbagliate, vuoi per sfortuna, per poca cattiveria sottorete, o per bravura del portiere avversario. Quelle da salvare, invece, sono la prestazione, certo non trascendentale ma incoraggiante, e la veemente reazione dopo il gol subito.
La partita. Senza lo squalificato Terrone e gli infortunati Di Gioia e Modesto, Muzio Di Venere schiera i suoi con il 4 – 4 – 2, dando fiducia dal 1′ a Triozzi sulla destra, a Belviso a centrocampo e a Palazzo in avanti a far coppia con Capriati.
L’inizio di match, in realtà, è favorevole agli ospiti, che provano a solleticare la retroguardia di casa con i tiri da fuori di D’Aracnte, De Tommaso e Danieli Vaz. Dopo il 10′, però, è il Bitonto a prendere possesso del gioco, iniziando a pressare più alto i portatori di palla, Mastrolonardo e Sangirardi crescono nella gestione del gioco e della manovra, e davanti Capriati e Palazzo si muovono molto. E a creare occasioni: al 15′ Capriati a costringe Quarto a rifugiarsi in angolo toccando di testa una punizione di Mastrolonardo; al 19′ Palazzo ci prova da fuori senza fortuna; al 24′ Capriati prova l’eurogol da posizione defilata ma la conclusione è sbilenca; al 28′ una bella giocata sull’asse Capriati – Palazzo – Belviso non viene sfruttata come dovrebbe.
Alla mezz’ora, però, è De Blasio a guadagnarsi la pagnotta mettendo in angolo un rasoterra velenoso di Di Tommaso. Due giri di orologio più tardi, il “Città degli Ulivi” grida al gol quando il pallonetto di Capriati mette fuori causa il portiere, ma è salvato sulla linea da Panarelli, poi sulla successiva conclusione di Roselli si immola Guerrero.
Nella ripresa, i ritmi sono più bassi e fino al 25′ non accade praticamente nulla, se non l’espulsione di Bonamonte al 12′ per somma di ammonizioni. Il Bitonto prova a sfruttare la superiorità numerica ma colleziona soltanto reti divorate. È incredibile, per esempio, il gol che si divora Palazzo: l’ex attaccante del Bisceglie vince un paio di rimpalli, si presenta da solo davanti a Quarto ma calcia altissimo. Non è da meno Capriati, che al 28′ angola troppo sul secondo palo ben imbeccato da Palazzo.
La porta tarantina, insomma, sembra stregata e il Bitonto capisce che è giornata no.
Tanto più, che al 40′ arriva la doccia gelata con la rete di Danieli Vaz che sfrutta una palla vagante.
Al “Città degli Ulivi” crolla il gelo, e si rivive lo stesso scenario vissuto contro il Mola e la Libertas Molfetta, con ancora un gol subito nel finale di partita.
Il leone ferito, però, si riversa in avanti ma Capriati è ancora impreciso sotto porta. Sembra una sconfitta scritta, ma al 95′, all’ultimo sussulto, ecco la capocciata vincente di Montrone, che svetta più di tutti da calcio d’angolo e batte Quarto.
Primo acuto in campionato per il difensore neroverde che evita una sconfitta che sarebbe stata durissima da digerire ma non a infrangere il tabù del “Città degli Ulivi”, che è diventato terra di punti per gli ospiti.
Negli spogliatoi. «Oggi (Ieri, ndr) abbiamo perso due punti – commenta il patron Francesco Paolo Noviello – perché abbiamo sprecato troppe occasioni da rete contro una squadra alla portata. Sfortuna? Certo, ma l’importante è ritrovare tranquillità».
Più analitica la riflessione di Muzio Di Venere, a cui la squadra non è dispiaciuta. «Abbiamo creato moltissime occasioni da rete – dice il mister neroverde – poi abbiamo regalato il vantaggio al Taranto, ma abbiamo reagito alla grande meritando il gol finale. Ed è proprio la reazione che mi dà fiducia per il futuro. Palazzo? Ha fatto buone cose, ma non è al top e si vede. Anche Mastrolonardo non mi è dispiaciuto perché ha giocato molti palloni e ha giostrato il gioco. La squadra? Adesso lavoro con il materiale che ho, ma a dicembre bisogna puntellarla».
Con questo punto il Bitonto sale a quota 8 punti, attestandosi a metà classifica. E domenica arriva la prima di tre gare da brividi, perché si va a far visita alla Virtus Francavilla, quinta in classifica e una delle favorite del torneo. Poi si andrà a Vieste e, infine, in casa contro il Trani. Un trittico davvero terribile.
Michele Cotugno Depalma – dabitonto.com
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