Madre Pietra Apricena – Virtus Bitritto 1-2 <br />Sconfitta interna e polemiche

Madre Pietra Apricena – Virtus Bitritto 1-2
Sconfitta interna e polemiche

L’Apricena antiBitritto

Perde in casa l’Apricena, ma al triplice fischio sono polemiche. La Madre Pietra contesta le decisioni prese in occasione di entrambe le reti, ma lamenta soprattutto un atteggiamento “ostile” con il rifiuto da parte dei direttori di gara di effettuare il terzo tempo a fine gara. (come si evince anche dalle immagini) L’Apricena perde 2-1 un importante scontro salvezza. E può recriminare su alcuni episodi sfortunati: in particolare il calcio d’angolo, apparso inesistente, che ha portato al pareggio ospite, forse nel momento migliore della Madre Pietra. I padroni di casa hanno protestato anche sul penalty assegnato agli ospiti. Una decisione che, comunque, appare corretta. La gara è aperta sin dalle prime battute. Dopo nemmeno un minuto Miccoli pescato in area conclude al volo. La palla finisce alta. Tra il 10’ e il 13’ è protagonista Consolazio: prima viene fermato per un fuorigioco dubbio, quando è a tu per tu col portiere. Poi una sua conclusione volante è deviata in angolo, ma l’arbitro non assegna il corner. Al 21’ Mastromatteo serve Montingelli in area. Il colpo di testa, però, è debole e centrale.
La Virtus risponde per le rime: Colanero sventa una conclusione da mezzo metro di Colella. Sugli sviluppi di un corner De Virgilio svetta più in alto di tutti e manda alto di un soffio. L’Apricena ribatte con Montingelli che al 28’ stoppa una bella palla al limite, salta il suo marcatore e conclude di potenza, colpendo in pieno il palo. Sul finire di frazione ancora Montingelli prova dalla distanza di contro balzo, senza impensierire Portoghese. Prima del duplice fischio Rufini abbandona il campo per un problema fisico. Al suo posto entra De Nicola. A inizio secondo tempo nel Bitritto Pignataro prende il posto di Giampietro. La ripresa parte con il botto. Al 6’ Montingelli, incontenibile sulla sinistra, infila la difesa del Bitritto alle spalle e serve d’esterno Consolazio, tutto solo sul secondo palo. Il 9 gialloblu da due passi appoggia in rete il vantaggio dell’Apricena. Il Bitritto però dopo dieci minuti va sul pari. Tutto nasce da un corner giustamente contestato dalla Madre Pietra: l’arbitro, a due passi dall’azione, dapprima non assegna il tiro dalla bandierina, giudicando in campo il pallone contenuto dalla difesa gialloblu. Ma dopo diversi secondi cambia decisione su suggerimento del guardalinee, distante cinquanta metri dall’azione. Dalla bandierina Miccoli sorprende tutti di testa e batte Colanero sul proprio palo. Quattro minuti dopo Conte atterra un avversario al limite dell’area. Per l’arbitro è rigore, ma l’Apricena non ci sta. Inutili le proteste: Colella batte Colanero dal dischetto. In cinque minuti l’inerzia della gara è ribaltata. Nei gialloblu entrano Ardore e Villani per Prenicpe e Potenza. Al 25’ Pignataro atterra Consolazio: fallo da ultimo uomo ed espulsione. Al 31’ Villani non sfrutta al meglio una buona occasione calciando troppo sul portiere un laterale dalla sinistra. Il Bitritto, nonostante l’inferiorità, è pericoloso in un paio di occasioni. Su una è protagonista Zonno, che si lancia in contropiede salta Colanero e colpisce il palo. Al 41’ Mastromatteo commette un brutto fallo a centrocampo e viene espulso. E’ praticamente la fine della gara. E l’inizio delle proteste apricenesi, sottolineate dal presidente Antonio Romagnoli. “Non chiediamo niente, se non rispetto”,  il commento del presidente. “Non fermarsi per il terzo tempo non ritengo sia corretto. Gli errori fanno parte del gioco, ma è l’atteggiamento che fa male. Speriamo che episodi del genere non si ripetano e chiediamo attenzione da parte della Federazione”.

Giuseppe Del Fuoco  

laquis

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