Virtus Molfetta – Rocchetta S. Antonio 3-2 <br />Pazza Virtus bella ma sprecona

Virtus Molfetta – Rocchetta S. Antonio 3-2
Pazza Virtus bella ma sprecona

I ragazzi della Virtus Molfetta

Pazza Virtus bella ma sprecona, si fa raggiungere per due volte ma alla fine vince

Sospiro di sollievo. Ieri mattina la Virtus Molfetta ha rischiato di compromettere il suo cammino salvezza, ha visto passare davanti a sé tutta una stagione priva di ansie da playout. Tuttavia, corso questo brivido lungo la schiena, la compagine allenata da Mininni è riuscita ad ottenere una vittoria meritata e preziosa. Al Poli è stata ospitata, per la ventottesima giornata del campionato di Prima Categoria, una diretta concorrente per la salvezza, il Rocchetta Sant’Antonio.I foggiani si sono presentati all’appuntamento con sette punti in meno rispetto agli uomini di Mininni. Questi ultimi erano quindi alla vigilia chiamati a mantenere a distanza di sicurezza e, preferibilmente, allontanare la compagine dauna. Del resto non vincere ieri avrebbe significato prestare il fianco alle altre squadre che tentavano di risalire dalla zona bassa della classifica, riducendo il margine di vantaggio su di esse. Tutto ciò non è successo, e grazie a tre punti d’oro  i molfettesi hanno fatto un passo in avanti forse decisivo. Nonostante alla salvezza aritmetica manchi ancora qualche punto,  al momento il team di patron Spadavecchia, ottavo con 34 punti e a +8 sul Bitetto, la prima delle squadre che ad oggi disputerebbero i playout, non sembra essere in pericolo.

Il match di ieri mattina è iniziato nel migliore dei modi dalla Virtus, che ha subito stabilito un monopolio sul possesso palla. Quest’ultimo non è stato pigro e orizzontale, ma verticale e insidioso, reso possibile da un ottimo pressing alto sugli ospiti. Al 5’ Beppe De Candia, sugli sviluppi di un corner, ha raccolto la sfera la limite dell’area, e ha fatto partire un destro ad incrociare che, leggermente deviato da un difensore avversario, è stato poi respinto provvidenzialmente in corner dall’estremo difensore foggiano. Un’uscita di quest’ultimo è stata poi provvidenziale su un tentativo di colpo di testa di Brattoli, ispirato ancora una volta da De Candia. Al 15’ Germinario è stato servito con un ottimo filtrante alle spalle del suo marcatore, ha preso il fondo della fascia sinistra e ha intelligentemente crossato all’indietro: De Candia, pronto a calciare a botta sicura, è stato anticipato “in extremis” in corner. La squadra di casa ha continuato ad esprimere un buon calcio, ma non ha avuto il cinismo giusto per tramutare in vantaggio la propria netta supremazia territoriale. Al 25’ però l’1-0 da tempo nell’aria è arrivato: tutto è nato da una fulminea ripartenza dei virtussini, che con tre passaggi sono arrivati davanti alla porta; De Gennaro ha ricevuto una palla d’oro sul vertice destro dell’area piccola, non ha controllato al meglio, ed ha visto la sua prima conclusione essere murata; il tentativo di tap-in dell’ala destra ha trovato però l’opposizione irregolare del difensore del Rocchetta, autore di un fallo di mano. Il penalty decretato dal direttore di gara è stato trasformato da De Candia. Gli uomini di Mininni non hanno rallentato molto i ritmi iniziali anche dopo il vantaggio, ed hanno continuato a creare situazioni pericolose. Del resto gli spazi offensivi sono aumentati a causa dei timidi tentativi di reazione al gol subito da parte degli ospiti, adesso un po’ più sbilanciati. I molfettesi, pur non correndo alcun rischio in difesa, non hanno però sfruttato  questa situazione favorevole. Il gol del raddoppio, che avrebbe chiuso il march o quasi, non è stato realizzato, e il primo tempo si è concluso con un risultato ancora in bilico.

Al rientro dagli spogliatoi la musica non è cambiata: controllo autoritario e non privo di qualità della squadra di casa, pochissime ansie nella propria metà campo, ma preoccupante mancanza d’incisività nei pressi della porta avversaria. L’ 1-0 è restato immutato fino a che, ironia della sorte, il Rocchetta Sant’Antonio non ha trovato il pari al primo tiro in porta: l’attaccante avversario si è infilato tra Porcelli e Salamina, ha potuto ricevere la sfera in una posizione defilata dell’area, e ha fatto partire un gran destro in diagonale, fulminando Xhafaj. La Virtus si è subito rilanciata in avanti per rimediare a quanto successo, e dopo pochi minuti ha sfiorato il gol: Amato, da poco subentrato a Brattoli, ha ricevuto in area ad ha avuto tutto il tempo di controllare e calciare a due passi dalla porta nemica, ma incredibilmente non è riuscito neanche ad inquadrare lo specchio. Dopo essere stato mancato così clamorosamente, il vantaggio è arrivato in maniera rocambolesca. Al 65’ De Candia ha cambiato gioco sulla sinistra per Germinario, che è stato anticipato dal terzino destro foggiano, autore di un retropassaggio di testa.  Apparentemente facile da gestire per il portiere ospite, la palla è invece incredibilmente terminata in porta dopo essere passata goffamente tra le sue gambe. Dopo questo fortunato episodio la compagine biancorossa non si è però affatto mostrata capace di gestire con criterio il 2-1. Si è invece allungata coi reparti, ha cominciato a denunciare un calo fisico rispetto all’intensità della prima ora di gioco, e ha inoltre commesso folli errori in fase di disimpegno. Proprio da uno di questi, al 75’, è scattata la ripartenza del 2-2 ospite, realizzato dall’ala sinistra al termine di un inserimento nel cuore dell’area di rigore.

L’autolesionismo della Virtus ha rischiato così di rovinare un match dominato fino a poco tempo prima,  con gli ospiti che dopo il secondo pari hanno addirittura dato l’impressione di poter trovare il 3-2. Tuttavia, dopo alcuni minuti di smarrimento, la squadra di casa, seppur in maniera un po’ confusa, è tornata a farsi pericolosa. Una grande occasione fallita di testa da Germinario è stata il preludio al gol, giunto all’85’. Amato ha ricevuto un cross dalla trequarti destra di Cosimo De Candia, ha controllato col petto, eseguito un pregevole palleggio per eludere il pressing del suo diretto marcatore, e sparato al volo un autentico siluro nel sette. In una gara già così palpitante, non c’è stato più spazio per ulteriori sussulti, con il risultato che è rimasto invariato sino al fischio finale. Galvanizzata dall’importante vittoria, la Virtus Molfetta preparerà in settimana il non semplice prossimo impegno di domenica, che la vedrà affrontare in trasferta il Sammarco.

LUIGI CAPUTI – MolfettaLive

laquis

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