Primi contrasti e malumori nella Molfetta Sportiva

Primi contrasti e malumori nella Molfetta Sportiva

Bufi: «Basta con il monopolio di Lanza. Sono disposto a continuare la mia collaborazione, ma pretendo un suo netto cambio d’atteggiamento»

Amore mai sbocciato, quello tra Saverio Bufi e patron Lanza. Il sodalizio che nella scorsa estate ha dato vita alla nuova creatura calcistica cittadina, la Molfetta Sportiva 1917, sembra essere prossimo ai titoli di coda. Gli artefici di questo patto effimero si trovano già contrapposti da un aperto “conflitto”. Bufi, responsabile della comunicazione e del settore giovanile del team biancorosso, ritiene che non siano stati rispettati gli accordi societari stipulati. «Pensavo potesse funzionare –afferma– l’idea di accostare le mie capacità organizzative e comunicative alla sua esperienza, alla sua fama e alla sua forza economica. Molto probabilmente la mia era un’utopia. Evidentemente in questa città non si può fare calcio. Ormai da diversi anni, Lanza detiene il monopolio su questo sport».

Il punto di rottura decisivo è stato rappresentato dall’esonero di Muzio Fumai, stabilito all’inizio della scorsa settimana dal presidente biancorosso. Bufi, pur convinto che la decisione sia stata inelegante e inadeguata per il momento della squadra, ha comunque rispettato il volere di Lanza. Tuttavia, nel momento in cui ha constatato l’assoluto disinteresse a ingaggiare un nuovo tecnico per la panchina biancorossa, il responsabile della comunicazione ha esaurito la sua pazienza. «Del resto –prosegue– l’assenza di un nuovo allenatore si è aggiunta a una serie di gravi inadempienze che avevo già riscontrato. Far pagare l’ingresso allo stadio alle donne e ai bambini significa fare calcio per sé e non per il bene di Molfetta. Identico significato ha l’accumulo di pagamenti arretrati di migliaia di euro con il Comune per l’uso del “Paolo Poli”. Un altro episodio al quale non sono potuto restare indifferente è avvenuto nella seconda gara casalinga del nostro campionato. L’inviato dell’emittente Telesveva non ha potuto avvalersi dell’accredito per assistere al match con il Barletta». Sui fatti riferiti da Bufi, Molfettalive è come sempre pronta a ospitare eventuali repliche della parte chiamata in causa.

Da diversi giorni Bufi ha cominciato a rendere pubblici i suoi malumori, nella speranza di smuovere una situazione che non è più in grado di tollerare. «Sono disposto a porre fine alla mia polemica –dice a riguardo– soltanto a due condizioni: innanzitutto devono cessare di verificarsi episodi come quelli di cui ho parlato. Inoltre deve essere immediatamente ingaggiato un vero allenatore. Per quest’ultimo intendo una figura che abbia alle spalle l’esperienza necessaria per condurre un campionato di Eccellenza, con al suo seguito uno staff che comprenda almeno preparatore atletico e allenatore dei portieri. Una persona che possa prendere decisioni in maniera autonoma. Non è accettabile che Lanza continui ad essere il “factotum“ della società. Nel derby contro il Trani la squadra è stata guidata da Iennaco, un nostro calciatore che non è neanche dotato del tesserino di allenatore».

Peraltro Bufi non è intenzionato ad attendere molto tempo. Ha anzi fatto sapere di essere pronto, nel caso in cui non dovesse arrivare un nuovo tecnico in questo inizio settimana, a far partire una campagna Facebook anti-Lanza. «Sarò in ogni caso vincitore –conclude–. Nella migliore delle ipotesi otterrò da Lanza un nuovo atteggiamento. In caso contrario, consentirò comunque alla gente di esprimere apertamente la sua opposizione al patron biancorosso: sarò il megafono di un malumore covato sotterraneamente da molti appassionati di calcio di questa città. Se poi la mia campagna non avrà seguito, avrò almeno dimostrato che, al di là delle gratuite lamentele, i molfettesi non desiderano un vero cambiamento».

LUIGI CAPUTI – molfettalive

laquis

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