Tre legni ed una espulsione, potrebbe essere questa la chiave di lettura dell’ultima tornata di campionato. Nel fascicolo delle attenuanti non solo una buona dose di sfortuna, sarebbe una disamina poco rispettosa al cospetto dell’avversario. Il San Giorgio non ha demeritato, specie nella prima frazione dove i biancoverdi hanno sbagliato l’approccio alla gara entrando con una certa sufficienza. Nella ripresa la musica è drasticamente cambiata: maggiore intensità e un nuovo assetto tattico, il 4-4-2, che ha permesso al Manduria di coprire meglio il campo, consentendo agli esterni di entrare nel vivo della manovra. Le due squadre poi si sono divise equamente la posta. Ne abbiamo parlato con il capitano, Francesco Scarciglia, siamo tornati proprio sulla gara di domenica. Un’analisi molto lucida quella del bomber messapico.
<<Rispetto allo scorso anno – dice il capitano – abbiamo elevato il nostro tasso tecnico, contestualmente però abbiamo perso qualcosa in termine di esperienza. Questo è un dato abbastanza indicativo e dovremmo lavorare per accrescere la voglia e la fame di vincere, se vogliamo ambire ai piani alti della classifica. Non possiamo concedere sempre un tempo all’avversario>>
Un finale in crescendo, l’atteggiamento della squadra è cambiato a partire dal secondo tempo. <<Senza dubbio nella ripresa si è vista un’altra squadra, almeno fino all’espulsione. Sicuramente il 4-4-2 ci dà più equilibrio, anche se non è solo una questione di modulo, bensì di atteggiamento complessivo. Proprio per questo, domenica a Galatone mi aspetto una prova di forza della nostra squadra, a prescindere da chi andrà in campo>>.
Mario Lorenzo Passiatore – lavocedimanduria
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