La Madre Pietra Apricena si sblocca ad Ordona

La Madre Pietra Apricena si sblocca ad Ordona

Scivolone esterno, il secondo in stagione, per la Madre Pietra Apricena, che ad Ordona esce sconfitta per 2 a 1. Una gara strana, dominata in avvio, che lascia un po’ di amaro in bocca anche per una conduzione arbitrale non proprio impeccabile. Ma a pesare sono soprattutto un paio di ingenuità che hanno condannato alla sconfitta i rossoblu. La gara, equilibrata per lunghi tratti, è stata decisa dagli episodi. L’avvio è tutto di marca ospite. L’Apricena pressa alto e stringe l’Ordona nella sua metà campo. Al 5’ Fiorentino sfiora la rete mandando alto da due passi su azione d’angolo. Subito dopo Urbano si lancia da solo in profondità e calcia d’esterno destro in area mandando di poco largo. Al quarto d’ora la Madre Pietra passa: Piano batte una punizione deviata sul palo, sulla respinta si avventa Salerno che insacca da vero opportunista. L’Ordona risponde con alcune folate di Piscopo e Ferrantino ed è il primo ad andare vicino al pari con una conclusione da due passi, stoppata da Longo al 30’. Al 37’ la prima ingenuità degli ospiti: l’Ordona batte velocemente una punizione dalla destra, approfittando di una distrazione dell’Apricena. Per Terrone è semplice calciare in area senza pressioni e firmare il pareggio. L’Apricena risponde con una sforbiciata di Salerno al volo sulla quale si supera Saracino. Nella ripresa è subito Ordona: al secondo minuto Ferrantino è troppo libero di servire dalla destra un pallone invitante che Monaco, libero sul palo opposto, deposita di testa in rete. I padroni di casa si fanno vedere pericolosi ancora con Piscopo (strepitoso Longo) e D’Introno. Per l’Apricena ottimo spunto di Quitadamo che alla mezz’ora impegna severamente Saracino con un forte diagonale dal limite. L’ultimo quarto d’ora l’Apricena si butta avanti alla ricerca del pareggio. Scarano, entrato per Valente, sfiora in due occasioni la rete. Prima con un tiro di poco largo, poi con una bella percussione conclusa con un sinistro forte, ma centrale. Salerno, al 41’, si rende pericoloso con la solita punzione, sulla quale però è attento Saracino. Ciccone, entrato nella ripresa, sfiora il 3-1 nel recupero. Dopo quello di Stornara, un altro derby indigesto per la Madre Pietra. Che comunque ha dimostrato anche in questa occasione di potersela giocare con tutti, anche con squadre, sulla carta, più quotate.

Giuseppe Del Fuoco

laquis

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