È stata una domenica di festa al Basurto. Per i tre punti che mancavano da 7 partite, per la prestazione maiuscola dei ragazzi, per la caratura dell’avversario. I ragazzi di mister Tartaglia ritrovano il sorriso dopo i 90 minuti più belli.
Non c’è stata storia. Escluse brevi parentesi derivanti dallo spessor tecnico degli undici magliesi, la partita è stata sempre di marca racalina. I nostri ragazzi hanno aggredito l’avversario con un pressing a tutto campo che gli ha impedito di ragionare. La difesa granitica, guidata da un De Icco stratosferico non ha concesso nulla. Un centrocampo polmonare ha spostato il baricentro con una sincronia perfetta. Gli attaccanti con una gara di estremo sacrificio hanno creato lo scompiglio in casa Maglie.
Primo tempo più contratto, ma che registra l’incornata di De Vitis su un ottimo cross di Ciurlia, andata fuori da buona posizione, un tiro ciabattato di Elia parato dal portiere e il palo colpito dallo stesso Elia con un tiro a giro che lasciava di sasso portiere e difesa magliese.
Nel secondo tempo, facciamo gola al primo affondo. Giro palla a centrocampo, taglio orizzontale di Galati che con una gran botta pesca l’angolino tra le gambe della difesa e i guanti del portiere. Il raddoppio arriva su corner, con una grande girata al volo di De Icco. Lo stesso De Icco centra la traversa con una gran botta su punizione dalla distanza. Chiude i giochi Elia che mette in porta il cross rasoterra che Ciurlia gli serve dopo l’enesima sgroppata sulla fascia.
Dopo il 3-0 sfioriamo il poker in più occasioni specie con Vetrugno che dopo un’azione insistita, da buona posizione sbaglia il tiro e con Corvaglia che dopo aver ubriacato il difensore spara di poco alto sulla traversa.
Alla fine tutti contenti a festeggiare sotto le tribune del Basurto che ha tributato ai ragazzi la giusta ovazione dopo una prestazione fatta di cuore, muscoli e cervello. Una prestazione che oltre ai tre punti deve portare al gruppo la consapevolezza che quando è capace di mettere in campo i valori tecnici e umani che possiede, aldilà del risultato, non ce n’è davvero per nessuno.
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