È maledizione Virtus Molfetta: arriva la quinta sconfitta casalinga

È maledizione Virtus Molfetta: arriva la quinta sconfitta casalinga

Quattro indizi (cinque, se si conta anche la Coppa Puglia) non fanno soltanto una prova. Forniscono anche una palese, inoppugnabile verità: in questa tormentata stagione, al Paolo Poli, la Virtus non si sente a casa propria. L’apolide squadra di Mininni ha ottenuto il misero bottino di un punto nelle sei partite stagionali disputate allo stadio molfettese. I rari bagliori virtussini di forza e competitività, e la stragrande maggioranza dei pur pochi risultati positivi, sono giunti nelle gare esterne.Certo, la dea bendata sta tutt’altro che sostenendo le sorti gialloblu, e ciò ieri è parso lampante come in nessun altra circostanza.

La compagine di patron Spadavecchia ha ospitato, per la decima giornata del campionato di Prima Categoria, la Nuova Spinazzola, che si è presentata all’appuntamento da quinta forza del girone B. I locali hanno avuto un ottimo impatto sul match, aggredendo le velleità di manovra avversarie con un pressing alto. Al di là del positivo atteggiamento complessivo, il 3-5-2 scelto da Mininni è parso lo schema ideale per coronare le caratteristiche dei singoli interpreti. In particolare Pisani ha evidenziato un’ottima capacità di attrarre su di sé la marcatura dei centrali difensivi spinazzolesi, aprendo così varchi interessanti per gli inserimenti dei suoi compagni. In particolare è stato Andreula a rendersi una costante minaccia sulla destra, suggerendo spesso ghiotte opportunità di verticalizzazione a Demaj e De Candia. Al quarto d’ora proprio Andreula ha potuto sfondare sulla sua fascia di competenza, per poi offrire a Pisani un invitante pallone nel cuore dell’area di rigore: l’attaccante locale ha impattato bene la sfera, ma la sua deviazione volante si è stampata sulla traversa; il successivo tentativo di tap-in di Demaj è stato respinto dalla retroguardia murgiana. La reazione degli ospiti è consistita in un paio di conclusioni dalla media distanza, delle quali soltanto la seconda ha dato l’impressione, pur non inquadrando lo specchio della porta, di essere davvero insidiosa. La Virtus nel frattempo ha continuato a cercare l’affondo sugli esterni, e ha trovato al 35’ la seconda grandissima chance del pomeriggio. Pisani ha visto e premiato magistralmente il taglio di Andreula sulla destra: il 7 virtussino ha cercato di incrociare sul secondo palo, ma ha chiuso troppo il suo diagonale e non ha inquadrato la porta da posizionefavorevole. La prosecuzione del primo tempo ha visto i molfettesi continuare a correre pochi pericoli: la differenza,della vigilia, di otto punti tra i due team non si è vista sino al duplice fischio dell’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi la situazione è cambiata: la Virtus non è riuscita a riproporre i precedenti ritmi alti. É così venuta fuori, non essendo più ostacolata da adeguate contromisure, la qualità del centrocampo ospite. La difesa virtussina non ha tuttavia consentito agli spinazzolesi di penetrare negli ultimi 16 metri, concedendo soltanto tiri dalla distanza. In questa situazione, con l’attenuarsi della vivacità offensiva dei padroni di casa, l’unica via possibile per sbloccare la gara è stata quella degli episodi. Al 60’ il centravanti ospite ha controllato all’altezza dei 40 metri, ha visto Xhafaj fuori dai pali e ha pensato di sorprenderlo. La sua conclusione, pur precisa, è sembrata incapace di vincere l’opposizione dell’estremo difensore locale, che di fatto si è accinto a bloccarla; la sfera è però clamorosamente sfuggita al n.1 gialloblu, terminando oltre la riga di porta. Il rocambolesco 1-0 subito ha acceso la reazione immediata degli uomini di Mininni. Demaj ha ricevuto da De Pinto e si è ritagliato lo spazio necessario a concludere dal limite dell’area: il suo potente destro ha dato solo l’illusione del gol, terminando sull’esterno della rete. A questo punto c’è stata l’impressione che la Virtus potesse continuare a spingere in avanti alla ricerca del pari, ma al 70’ è arrivata la vera svolta del match, dopo la quale di fatto si è frantumata ogni speranza molfettese. Con una decisione esageratamente severa il direttore di gara ha espulso Porcelli, autore di un’entrata decisa sul pallone a metà campo, magari fallosa ma certamente non punibile con il cartellino rosso. Nell’ultima parte di gara i gialloblu hanno accusato il colpo dell’inferiorità numerica e sono stati incapaci anche soltanto di avvicinarsi alla porta avversaria, mentre lo Spinazzola ha ripetutamente sfiorato il raddoppio approfittando delle praterie a disposizione. Se lo “score” è rimasto invariato sino al triplice fischio, è stato a causa della strenua tenuta difensiva di De Candia, Salamina e De Pinto, autori di provvidenziali interventi, e della capacità di Xhafaj di mettersi alle spalle l’errore commesso e di esibirsiin una sensazionale parata. Il k.o rimediato ieri dalla compagine di patron Spadavecchia costituisce un passo indietro rispetto ai confortanti risultati che erano stati ottenuti nei due turni precedenti. Dopo un primo tempo ben giocato, i molfettesi sono progressivamente calati, sino a scomparire del tutto dopo l’espulsione: la sensazione è che alla base di questo crollo ci siano stati fattori più psicologici che fisici. Preoccupante è stato insomma lo scoraggiamento e la sfiducia degli ultimi minuti: non è questo l’atteggiamento giusto per uscire da un periodo delicato. Terzultima a quota 8, in piena zona playout e a tre punti dalla zona salvezza, la Virtus ha necessità di risalire in classifica. La speranza è quella di cominciarlo a fare immediatamente, a partire dal prossimo impegno in trasferta, che sulla carta si preannuncia delicatissimo, contro il Celle San Vito.

LUIGI CAPUTI – molfettalive

laquis

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