Bitonto-Barletta 1-0, la cronaca della gara

Bitonto-Barletta 1-0, la cronaca della gara

Magia di Tedesco e il leone torna a ruggire.

Grazie a un felpato calcio piazzato al minuto 36′ del primo tempo del nuovo arrivato, l’Us Bitonto batte 1-0 il Barletta e si regala nuovamente il sorriso.

E lo fa non contro un avversario qualunque, ma nella sfida più attesa e sentita dell’anno. Perché la squadra di Massimo Pizzulli per i neroverdi non è il classico derby contro il Molfetta o il Trani, ma è di più. Decisamente di più.

E anche per questo che, probabilmente, i quasi 1.000 tifosi che ieri hanno riempito il “Città degli Ulivi” (il rettangolo di gioco fa ancora pena, ma le coreografie dei tifosi sotto la luce dei riflettori sono da goduria pura) non hanno assistito a una sfida tra scapoli e ammogliati con tanto di san Pietro sulla traversa della porta, ma a una partita maschia, non particolarmente spettacolare ma agonisticamente valida.

Che il Bitonto ha vinto con merito. Perché, primi 20′ a parte, ha dimostrato di essere più in palla e più presente degli avversari. Sia in parità numerica sia quando si è trovato sotto di un uomo (mamma mia che errore quello di Rubini). Perché ha voluto vincere più del Barletta. Perché tutti – anche Rubini prima dell’espulsione – hanno dato quello che dovevano dare.

I nuovi acquisti Calefato, Lezcano, Manzari e Tedesco. Capitan Modesto. Campanella. Chi è entrato a gara in corso. Anche Rana, spesso autore di figure barbine, si è guadagnato la pagnotta chiudendo la saracinesca sul tentativo (unico) di Lacarra subito dopo il gol neroverde.

La partita. Per la sfida alla terza in classifica del bitontino Pizzulli rinforzato in settimana dall’arrivo di Lacarra, Montrone, Vicentin, Moscelli, il timoniere di casa (ancora squalificato) Francesco Modesto opta per il 4-4-2: Rana; Calefato, Rubini, Campanella, Valerio; Modesto, De Santis, Lezcano, Bonasia; Manzari, Tedesco.

L’inizio è favorevole agli ospiti (sospinti da circa 400 tifosi), ma a poco a poco il Bitonto esce dal letargo, scopre che Gaspar Felix Lacsano sa sia difendere che impostare la manovra, capisce che sulla fascia di Modesto si può osare, e che lì davanti qualcosa di buono si muove.

E al 36′ arriva la conferma. Cosimo Tedesco calcia sublimamente un calcio piazzato appena fuori dall’area. È un confetto che supera la barriera e si infila laddove Dicandia non può arrivare. Undicesimo sigillo in Campionato per l’ex attaccante del Casarano, tornato sulla sponda neroverde dopo l’esperienza in serie D nella stagione 2003-2004.

Qualche giro di orologio dopo, Lacarra prova l’immediato pareggio con un bel diagonale di controbalzo ma trova i riflessi prontissimi di Rana che gli chiude la porta.

Si va al riposo sull’1-0.

Nella ripresa il minuto 13 è quello caldo. Lo è soprattutto per Rubini, che a palla lontana commetterebbe gioco scorretto ai danni di Monopoli in area di rigore. Il gesto non sfugge al primo assistente dell’arbitro. Non c’è nulla da fare, allora: rosso diretto per il centrale di casa e rigore per gli ospiti. Calcia Lacarra, ma angola troppo e la sfera finisce sul palo.

Il Bitonto, scampato il pericolo, non si disunisce e mette in campo ancora di più gli artigli. Manzari si batte come un leone guadagnando un numero indefinito di punizioni. Campanella giganteggia sempre più in difesa rendendo la vita impossibile alle punte barlettane, Modesto sfiora il raddoppio poco dopo il 20′, ma Dicandia smanaccia.

I biancorossi, invece, si segnalano soltanto nel recupero, ma Rana fa buona guardia.

Il leone torna a ruggire, e lo fa nella partita più sentita dell’intera stagione.

Quinto successo stagionale per il Bitonto (quarto a domicilio, e sempre con il punteggio di 1-0) che sale al 13esimo posto in classifica. Che, in una stagione davvero strana e di difficile definizione, vuol dire ibrido: 21 punti, a – 5 dalla zona playoff ma a + 2 su quella playout.

Vietato distrarsi, allora anche perché domenica bisogna confermarsi nella difficile trasferta di Castellaneta, penultima.

È l’ultima partita del girone d’andata.

Una rondine non fa primavera…

Le pagelle. Rana 7; Calefato 6,5, Campanella 8 (per lui sono finiti gli aggettivi. Rende la vita impossibile anche a Lacarra, lo Jancker di Barletta. E tanto basta per esaltarlo), Rubini 4,5, Valerio 6; Modesto 6 (Stella sv), Laczeno 6,5, De Santis 5,5, Bonasia 6; Manzari 6,5 (Roselli sv), Tedesco 7 (Terrone 6).

Antonio Genchi

Lascia un commento