Foggia-Benevento. Le interviste

Foggia-Benevento. Le interviste

Pareri contrastanti, come spesso succede, negli spogliatoi di Foggia-Benevento. Vacca nega il gesto e risponde stizzito alle domande dei giornalisti di Benevento. De Zerbi e Auteri si colpiscono a suon di parole in conferenza

“Non ho mai giocato in una squadra così forte – esordisce Vacca che poi ammette che – il pareggio crea grosso rammarico, ma non scalfisce le ambizioni di una squadra, il Foggia, creata per vincere”. Siparietto di basso livello tra il calciatore e alcuni giornalisti di Benevento (è un ex) che provano ad infastidirlo con affermazioni, non domande, mirate a tale scopo. L’ordine ritorna quando dall’ufficio stampa del Foggia Calcio ricordano ai colleghi di essere in una conferenza stampa. “Loro non hanno toccato la palla per tre volte di seguito, abbiamo giocato solo noi”, conclude il centrocampista rossonero.

Sulla stessa lunghezza d’onda Di Chiara che ammette di essere “arrabbiato per il rigore concesso agli avversari (in sala stampa è circolato un frame del momento del contatto – parso a tutti fuori area) così come tutti i miei compagni. Purtroppo questi episodi ci penalizzano. Il mio contratto? Non lo so, io sto bene qui”.

Chi, invece, navigano su due canali differenti sono i tecnici Auteri e De Zerbi. Della loro profonda intolleranza reciproca è fatto risaputo e gli stessi protagonisti non fanno mai un passo indietro neanche a gara conclusa. “Dopo il gol del Foggia non si è giocato più – confessa Auteri alludendo alle capacità di palleggio dei rossoneri – e a me questo calcio non piace. Noi siamo nati con seri problemi societari e ci ritroviamo a cercare la vittoria del campionato perchè io sono fatto così, voglio sempre vincere, è nel mio DNA e deve esserlo anche in quello delle mie squadre. Il rigore? Il nostro era netto, quello del Foggia mi sembrava che la palla fosse uscita già fuori. Mercato? Non ho bisogno di attaccanti, io, d’altronde se ne ho messi 4 vuol dire che ce li ho. Io sono contento dei giocatori che ho”.

Risposta inequivocabile di De Zerbi. “C’è chi parla durante la settimana (Auteri) dicendo di venire a Foggia a fare la partita. Ma qui a Foggia non si passeggia, non lo farà nessuno. La partita non c’è stata perchè loro non hanno toccato un pallone, abbiamo giocato solo noi e li abbiamo massacrati sotto questo punto di vista. Nervosismo? Da parte nostra no, forse loro potevano essere nervosi perchè non hanno visto il pallone se non prima della partita”. Infine una lucida analisi del momento rossonero e il compito su cui il tecnico è chiamato a lavorare nelle prossime sedute di allenamento, soprattutto a livello psicologico. “Sui rigori, sull’arbitro, non voglio dire niente perchè sono episodi non commentabili. Ma se dopo l’1-0 smettiamo di giocare vuol dire che non siamo ancora una grande squadra, nella mentalità”.

Fabio Lattuchella

 

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