“In questi giorni non abbiamo volutamente parlare di cronaca della gara e di andamento della partita. Perché quello che è successo domenica brucia ancora e rimarrà, a conti fatti, una macchia indelebile sul nostro campionato”. Così il Presidente della Madre Pietra Antonio Romagnoli commenta, a mente fredda, l’esito della gara dell’ultima giornata di campionato, tra Apricena e Ordona, terminata 1 a 1 con una conduzione arbitrale penalizzante per i padroni di casa. Una partita che, con una vittoria, avrebbe lanciato l’Apricena da sola al secondo posto.
“Senza nulla togliere agli avversari, che hanno una squadra attrezzata e non hanno colpe per quanto successo domenica, noi la partita l’abbiamo vinta sul campo”, prosegue Romagnoli. “Posso capire che l’arbitro possa non vedere due rigori solari, posso capire fischiare un fallo contro piuttosto che a favore. Ma non mi capacito di come sia possibile annullare un gol regolarissimo come quello a Diego Quitadamo. Un cross dal fondo, con un attaccante dietro la linea della palla che anticipa un difensore, è un’azione troppo chiara per poter essere interpretata come fuorigioco”. “Dispiace che l’arbitro, dopo aver convalidato il gol, si sia fidato ciecamente di un assistente, il signor Festa, che in quel momento era in evidente ritardo rispetto alla linea della palla e non ha seguito l’azione. Peccato non aver avuto le immagini a riprendere la partita. Lo stesso assistente ha pi consigliato all’arbitro di allontanarmi, pur essendo ad una distanza notevole dalle panchine e dall’azione di gioco. E io ho semplicemente protestato per una decisione assurda, in modo civile. Non ci appartengono le esasperazioni. Non a caso siamo primi nella coppa disciplina del nostro girone”.
“Purtroppo – va avanti Romagnoli – in una gara così importante un errore del genere pesa tanto su un intero campionato. Cosa che fa male, visti gli enormi sacrifici che facciamo ogni giorno. Non vogliamo trattamenti di favore, ma solo una equità che domenica è venuta palesemente a mancare. Oltre al gol abbiamo subito due netti falli da rigore non segnalati. Comprendo il dispiacere di mister Mimmo e dei ragazzi, a cui vanno il nostro elogio per la grande partita giocata. Ma alla fine si può giocare bene, superare l’avversario sul campo e tutto viene vanificato da un abbaglio arbitrale che decide le sorti di una gara tanto importante per il campionato. Noi non siamo quelli che ad ogni fischio accerchiamo la terna arbitrale o minacciamo. E per questo siamo rispettati ovunque andiamo. Quello che successo ci rattrista; inoltre ci sembra strano che certe cose succedano in assenza di osservatori arbitrali. Domenica, per una gara tanto sentita, non ne abbiamo visti o perlomeno non sono scesi negli spogliatoi.”.
“Voglio rivolgere un plauso infine alla tifoseria di Apricena. Un pubblico che ha protestato civilmente, senza alcun atteggiamento minaccioso verso arbitro o avversari. Con una posta in palio così alta si sarebbe potuto assistere ad altre scene. Purtroppo le cronache sono piene di questi episodi. Ad Apricena abbiamo dimostrato grande maturità. Speriamo di non dover pagare questa partita sulla classifica finale. E, soprattutto, speriamo di non dover subire altri evidenti torti come quello di domenica”, conclude Romagnoli.
Lascia un commento