Il mercato “Made in Italy” ha vissuto, come ormai consuetudine da un pò di tempo a questa parte, un intenso ultimo giorno di calciomercato. Tra operazioni last minute e colpi saltati, le società italiane hanno cercato di colmare le proprie lacune per cercare di essere competitivi per la stagione che è appena cominciata. Il Bari, rappresentato a Milano dal presidente Giancaspro e dal diesse Sogliano, non è stato da meno con la società biancorossa bombardata di nomi e possibilità. La società biancorossa però non ha piazzato alcun colpo nelle ultime ore e chi si aspettava un grande nome, sopratutto in attacco, è rimasto deluso. I biancorossi hanno chiuso alcune operazioni in mattinata e nelle successive ore hanno assistito da spettatori rifiutando alcune offerte e tentando, timidamente, di affondare il colpo per qualche calciatore.
Per quanto riguarda il capitolo portieri, dopo la partenza di Enrico Guarna in direzione Foggia, i biancorossi si sono assicurati il portiere Salvador Ichazo, classe 1992 proveniente dal Torino. Prima di approdare ai granata, il portiere di origini uruguayane ha vestito la maglia del Danubio in patria contribuendo alla vittoria del campionato parando 4 rigori nella finale contro i Montevideo Wanderers. L’ex portiere del Toro dovrebbe essere il secondo del confermato Alessandro Micai e avrà come terzo portiere lo scuola Milan, Stefano Gori.
Uno dei settori dove il Bari ha operato di più è indubbiamente quello difensivo. Negli ultimi giorni è stato perfezionato il passaggio di Rada alla Fidelis Andria mentre in entrata è stato ufficializzato l’arrivo di Elio Capradossi dalla Roma. Il calciatore italiano, di origini ugandesi, è stato tra i protagonisti della vittoria del campionato da parte della Roma Primavera e, in maglia biancorossa, avrà la sua prima esperienza nel calcio professionistico. Sempre al centro della difesa è arrivato Moras, che ha già esordito contro il Cittadella, mentre sugli esterni sono arrivati gli ex palermitani Cassani e Daprelà oltre alla conferma di Sabelli, ritornato dal prestito di Carpi. Molti si aspettavano l’arrivo di un difensore sinistro in grado di dare il cambio a Daprelà ma i biancorossi hanno chiuso il mercato senza ulteriori innesti.
Nel 4-4-2, il centrocampo è il settore più coinvolto e deve assicurare corsa e tecnica alla squadra. Dopo diversi nomi apparsi sui giornali (come ad esempio Soddimo), il Bari ha virato su altri obiettivi. Sugli esterni c’è stato il ritorno di Francesco Fedato, l’approdo in biancorosso di Raphael Martinho, brasiliano ex Verona e Carpi e l’ingaggio dell’ex ternano Federico Furlan. Sono andati via il greco Gentsoglu (direzione Spalato) con Defendi e Di Noia che sono andati alla Ternana mentre al centro sono arrivati l’ex doriano Ivan e l’esperto Basha ex Torino e Frosinone. Nel centrocampo biancorosso mancava qualità e geometrie che potrebbe garantire Franco Brienza. Brienza, in vista dei 38 anni, è chiamato a giocare un ruolo fondamentale in questo Bari con l’ex Siena, Reggina e Bologna che deve dare quel briciolo di fosforo e imprevedibilità alla manovra del galletto. Da Carpi è arrivato il classe 1992, Matteo Fedele che ben conosce il diesse Sogliano: il mediano, di origini svizzere, ha vissuto una stagione molto travagliata l’anno scorso in Emilia con sole otto presenze e un campionato terminato anzitempo per un brutto infortunio.
In attacco, dopo un possibile addio si punterà tutto su Riccardo Maniero. L’ariete napoletano sembrava in partenza da Bari con alcune richieste da Serie B (vedi Benevento e Vicenza) ed in Lega Pro (con il Foggia pronto a follie per avere l’ex attaccante di Pescara e Catania). Al fianco di Maniero c’è stato il ritorno/conferma di Giuseppe De Luca con la “zanzara” che arriva a Bari per la terza volta ed è chiamato a dare una sterzata alla sua carriera dopo due anni in Puglia con pochi alti e tanti bassi. Arriva in Puglia anche Gaetano Monachello, ex Atalanta e Lanciano che è chiamato a dare il cambio e fornire soluzioni tecniche all’allenatore Stellone. Una lacuna è sicuramente il fatto che si era partiti con l’idea di avere in rosa quattro punte: il Bari al momento ne ha tre e ha fallito l’ingaggio della quarta che poteva rappresentare un prezioso cambio nel lungo cammino della Serie B. In quest’ottica, si spera, avrà più spazio il baby Castrovilli che potrebbe finalmente trovare un pò di minutaggio con la maglia biancorossa.
Adesso, la palla passa a Roberto Stellone chiamato, velocemente, a compattare il gruppo tra conferme e nuovi innesti e a dare alla squadra un gioco che sinora non si è visto.
ANTONIO GENCHI
[adinserter block=”3″]
Lascia un commento