A Carapelle non esiste più il calcio

A Carapelle non esiste più il calcio

Rinuncia anche la Juvenilia. Di Gioio abbandonato e società costrette ad emigrare

C’era una volta il calcio a Carapelle, una piccola cittadina conosciuta in tutta la Puglia per le gesta della sua squadra di calcio, che con la presidenza di Mariano Tarantino ha scalato le classifiche dalla Terza Categoria ai vertici del campionato di Promozione.

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Ma oltre alla prima squadra tanti giovani carapellesi hanno giocato a calcio nella Carapellese e nell’Atletico Carapelle, dedicando le proprie domeniche alla passione per il calcio. Con l’approdo in Promozione la formazione rossoblu è stata costretta a cambiare città trasferendosi ad Ordona, fino alla trasformazione dello scorso anno da Polisportiva Carapelle a Sporting Ordona, stessa cosa accaduta quest’anno con la Carapellese che ha trasferito il titolo all’Atletico Orta Nova, dopo aver giocato per due anni ad Ordona. L’ultima società che ha giocato al Di Gioio è stata la Juvenilia Carapelle, che nella scorsa stagione ha giocato nel campionato di Terza Categoria, ma anche la formazione del presidente Nino Parrella ha alzato bandiera bianca. Lo stato di abbandono della struttura carapellese ha costretto in questi ultimi tre anni le varie società ad allontanarsi dalla cittadina di Carapelle, con l’Amministrazione Comunale che non ha manifestato alcun interesse a migliorare la struttura. Diversamente i presidenti Mariano Tarantino e Devis Grieco hanno trovato accoglienza rispettivamente ad Ordona ed ad Orta Nova, dove le amministrazioni comunali delle due città hanno accolto Sporting Ordona e Atletico Orta Nova con una progettualità che potrebbe a breve portare a dei lavori di miglioramento delle strutture comunali. Ad Ordona infatti a breve partiranno i lavori per la sistemazione degli spogliatoi, della tribuna e della recinzione, per permettere lo svolgimento di eventi calcistici di una certa importanza. Stesso discorso ad Orta Nova, dove l’amministrazione comunale ha fatto richiesta al Credito Sportivo per un finanziamento di circa 100.000€, che serviranno per sistemare la tribuna del Fanelli, per la costruzione di una tribuna dedicata agli ospiti, per lavori di sistemazione del parcheggio e per la sistemazione di spogliatoi e del terreno di gioco, oltre a quanto già accaduto in estate con la collaborazione tra Comune e Atletico che ha portato all’omologazione della struttura per la disputa di gare fino al campionato di Eccellenza. Insomma Carapelle si è fatta sfuggire una classe dirigente che Ordona ed Orta Nova hanno accolto a braccia aperte, per sognare quei traguardi che però gli sportivi carapellesi ammireranno con malinconia e tristezza, per ciò che poteva essere e non è stato.

Luca Caporale

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