Ostuni, il Presidente Molentino tuona contro la disparità di trattamento, le decisioni arbitrali e gli insulti razzisti nei confronti di Valerie Tidianè

Ostuni, il Presidente Molentino tuona contro la disparità di trattamento, le decisioni arbitrali e gli insulti razzisti nei confronti di Valerie Tidianè

Al termine dell’incontro, disputato ieri 19 febbraio 2017, tra l’Aradeo e l’Ostuni e terminato con il risultato di tre ad uno per i padroni di casa, il Presidente dell’Ostuni – Antonio Molentino ha espresso tutto il suo disappunto minacciando il ritiro della sua squadra dal campionato.

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Pubblichiamo di seguito il Comunicato Stampa integrale del Presidente Molentino:

È giunto il momento di alzare la voce e dire basta.  È mia ferma decisione di ritirare la squadra dal campionato perché , dopo quasi due anni di torti e diseguaglianze, non è più possibile andare avanti.
Se la mia società non dovesse trovare udienza presso gli organi federali e presso gli organi di Polizia , magistratura compresa, non disputeremo più nemmeno un allenamento.
Ho subito danni ECONOMICI innumerevoli e non posso più continuare così.
In occasione della partita Ostuni- TRICASE , fui convocato dal Questore perché dovevo provvedere a mettere in sicurezza il Comunale di Ostuni. Dovetti far lavorare, notte e giorno, tre persone per ripulire anche il più lontano cm quadrato dell’intera struttura. La Polizia fece 5 sopralluoghi, fui costretto a pagare 4 bagni chimici. Il giorno della partita c’erano 60 poliziotti, finanzieri , carabinieri e vigili urbani.
Lo scorso anno, per arcane ragioni, ho avuto lo stadio chiuso per 7 mesi. Ricevo controlli e sopralluoghi ogni mese.
A fronte di tutto ciò, il resto dei miei avversari viaggia in un altra dimensione ed in un altro mondo. Ogni santa domenica, andiamo in strutture prive di ogni requisito legale, non troviamo traccia di un poliziotto e/o carabiniere. Io, presidente, per evitare multe devo litigare con i miei tifosi ed impedire loro di gettare sul terreno di gioco le centinaia di sassi e pietre disseminate in tutti gli stadi. Non si vede un carabiniere, non esiste un bagno, non ci sono porte d’ingresso.  È evidente che ci sono due pesi e due misure. Io e la mia SQUADRA diamo fastidio a tutti. Io sono ODIATO ED INVISO da TUTTI, parte di Ostuni compresa.
A fronte di tutto ciò, se l’ASD OSTUNI 1945 subirà una sola sanzione economica per la partita ARADEO- OSTUNI, io ritirerò la squadra. Evitate di scrivermi e telefonarmi. Adirò le competenti autorità ed, in caso di mancato accoglimento dei nostri ricorsi , il nostro campionato finirà qui. Abbiamo sempre rispettato le regole ed, oggi, pretendiamo il RISPETTO DELLE REGOLE DA TUTTI GLI ALTRI”.

L’Avvocato Molentino ha altresì manifestato il suo malcontento per le decisioni arbitrali del Signor Iannella della Sezione di Taranto e per “gli insulti razzisti di alcuni giocatori aradeini nei confronti del calciatore di colore” della Città Bianca Valerie Tidianè.

Per dovere di cronaca è doveroso segnalare che durante l’incontro di domenica scorsa e più specificatamente nel momento della sostituzione, avvenuta al 32′ del secondo tempo, l’uscita dal campo Valerie Tidianè è stato accompagnato dai “buu” di parte della tifoseria aradeina.

Inoltre lo stesso arbitro Iannella è stato, in passato, già accusato da altre Società di aver favorito, con decisioni arbitrali di parte, l’Atletico Aradeo. Ci riferiamo all’incontro di calcio disputatosi il 6 dicembre 2015 tra il Minervino e l’Aradeo al termine del quale la società minervinese con un comunicato ufficiale esprimeva …”il proprio disappunto per i fatti verificatisi in campo….e per una tale incompetenza ed arroganza del direttore di gara Iannella della Sezione di Taranto…”.

Angelo Cavallo

Angelo Cavallo

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