Il dopo ” Lecce – Vibonese”

Il dopo ” Lecce – Vibonese”

Stringere i denti, badare al sodo, in parole povere non andare tanto per il sottile. Il campionato di Lega Pro lo ha detto, lo continuerà a dire che non si tratta di un torneo facile. E’ giusto, quindi, che bisogna assecondare il destino soprattutto in questo rusch finale. Certo tutti vorremmo vedere un Lecce spumeggiante, ma sino a questo momento, le cose sono andate e vammo in un certo modo, adattiamoci a tutto. Il primo posto va difeso e riservato da ogni insidia. In campo non va solo la squadra giallorossa, ma anche gli avversari. Con la Vibonese sulla carta poteva sembrare una partita facile, ma così non è stato. L’importante era uscire dal Via De Mare con i tre punti in saccoccia con il pensiero subito rivolto ai prossimi impegni. La Serie B la si conquista anche così, aiutati da un pubblico sempre più vicino alla squadra e alla società.

Il saggio collega Vittorio Renna, testimone di tante “battaglie” ce lo conferma ancora una volta :

“Il Lecce è questo! Piace o non piace dobbiamo tenercelo così fino all’ultima giornata perché è impensabile che nelle ultime undici “battaglie” possa esserci quel miglioramento nel gioco che abbiamo atteso sin dalla prima giornata. Lo stesso Padalino dopo la partita ha chiaramente detto che non c’è stata una grande prestazione. Di fronte si è trovata una Vibonese che pur mancando del portiere titolare e della punta Saraniti (sue 6 delle 14 reti fatte delle quali ben tre al Lecce) e con il peggior attacco del campionato ha saputo disputare una più che buona partita e ha perduto soltanto a otto minuti dal termine. In sala stampa sia il direttore sportivo che il presidente della squadra calabrese, pur amareggiati per il risultato finale, hanno dimostrato la loro soddisfazione per la prestazione fatta. Si sono dichiarati molto sfortunati dalle decisioni dell’arbitro e dei suoi assistenti; per loro il rigore non c’era in quanto il portiere aveva preso il pallone (è vero) e che nel gol-sconfitta c’era una posizione di fuorigioco di Ciancio (su questo c’è più di un dubbio). Resta, comunque, che i giallorossi si sono trovati davanti una squadra “tignosa” che non ha per niente permesso al Lecce di dominare la gara. Dopo il rigore hanno saputo reagire e trovare (con un po’ di fortuna) il gol del pareggio e nella ripresa hanno giocato alla pari del Lecce. Alla fine sono arrivati, così, tre punti importanti per la volata finale di questo campionato. Al momento il Matera si è “autoescluso” (già con cinque sconfitte non si riesce a vincere il campionato, figuriamoci ora che i lucani sono a sei ko) e, quindi, non resta che assistere all’incandescente duello tra Lecce e Foggia. Come si sempre detto negli ultimi due-tre mesi che a spuntarla sarà la squadra che avrà più continuità, che commetterà meno errori e anche quella che avrà più fortuna (il Lecce finora non si può lamentare della dea bendata; in tante partite ci ha dato una buona mano). Peccato che ieri non è arrivato il terzo gol, si, sarebbe stato il numero 3.500, in campionato, nella storia del Lecce; basta aspettare domenica prossima per raggiungere questo…. traguardo.

Vittorio Renna

Mimmo De Gregorio

(Foto pagina fb Us Lecce)

Mimmo De Gregorio

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