Lecce – Alessandria 1 – 1 : le riflessioni del giorno dopo.

Lecce – Alessandria 1 – 1 : le riflessioni del giorno dopo.

Questa volta non parlerei di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma direi e dico che il pari ci sta ed è un pari che non preclude la possibile qualificazione alle semifinali. Dopo la gara di ieri sera, i giallorossi sono chiamati ad un grande prova in quel di Alessandria.  Sono chiamati a battersi con tutte le forze a loro disposizioni. Lo devono fare per se stessi, per la società e soprattutto per il popolo giallorosso, la curva nord in particolare che, ancora una volta, hanno dato prova di compattezza con il loro interminabile e continuo incoraggiamento durato due lunghissime ore. Uno spettacolo nello spettacolo quello visto al “Via del Mare” con coreografie allestite non solo dalla Nord, ma anche dai tifosi della Est e da quelli della Curva Sud. Un ritrovato amore dopo l’esonero di Padalino che sembra aver cambiato soprattutto l’aspetto mentale dei ragazzi mentre all’aspetto tattico – tecnico ci ha pensato il Robertino di San Cesareo anche ieri sera acclamato a piena voce. Sarebbe stato utile e importante vincere, ma il pari non pregiudica in nessuno modo il passaggio del turno.

Domenica prossima al “Mocagatta” sarà battaglia, ma Cosenza e compagni certamente non si faranno intimorire da niente e da nessuno, lo hanno dimostrato già ieri sera affrontando la tanto “temutissima” Alessandria con lo spirito e la determinazione di coloro che vogliono portare sempre più in alto il vessillo giallorosso.

Le riflessioni su quello che è stato e su quello che sarebbe potuto essere le affidiamo, come sempre al collega. Vittorio Renna.

“ Il Lecce si è fatto rimandare a …….. domenica. Era una partita da vincere a tutti i costi, ma gli errori si pagano e pure a caro prezzo. Il nostro mister Rizzo non ha voluto apportare quei piccolissimi cambiamenti che tutti gli hanno consigliato in questo mese e ha voluto proseguire sulla stessa strada del suo predecessore (che errore gravissimo!!!!). L’Alessandria si è schierata con un efficiente 4-4-2, con QUATTRO centrocampisti in linea e il Lecce, invece, con TRE uno dei quali ha continuato a fare, come in tutto il campionato, il quinto difensore davanti alla difesa e qualche volta anche dietro, con un altro (Costa Ferreira) che ha sempre svolto il suo piccolo compitino e con il povero Mancosu lontano parente di quel giocatore che per sette mesi ha portato la squadra per mano. Quindi oltre a una chiara ed evidente inferiorità numerica, si è notato un vero e proprio abisso tra i due nevralgici settori; è lì che si vincono o si perdono le partite. Potremmo continuare con l’attacco dove il bravo Pillon ha messo in campo due vere punte che hanno segnato 40 gol, mentre il Lecce ha schierato tre punte “spuntate” che sono riuscite a segnare soltanto 28 gol. E poi perché mai Caturano e Marconi insieme? In una partita importante come quella di ieri si doveva cercare qualcosa di nuovo e, invece, niente! E’ vero che il Lecce nella prima mezz’ora ha tenuto in mano il pallino della partita, ma crediamo che questo sia stato dovuto all’atteggiamento tattico dei “grigi” che hanno pensato prima a studiare l’avversario per poi venire avanti e colpirlo. Mister Pillon si è molto lamentato in sala stampa sul gol del Lecce a suo avviso viziato da un evidente fallo sul loro portiere (aveva ragione? non lo sappiamo). Ha anche avuto parole di rimprovero verso i suoi giocatori offensivi che non hanno avuto la lucidità di segnare il secondo gol e chiudere, quindi, la partita. Ora resta l’incontro di domenica che dovrà designare la squadra per le semifinali. La partita sembra aperta per entrambe le squadre anche se la gara di Lecce ha fatto vedere consistenti differenze tra le due compagini. I tifosi giallorossi continuano giustamente a sperare, ma a questo punto, secondo noi, ci vorrebbe un vero e proprio miracolo e poiché nel calcio ne succedono di tutti i colori, perché non attendere il definitivo verdetto del campo?” (Vittorio Renna)

Mimmo De Gregorio

Mimmo De Gregorio

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