Adesso è ufficiale: riecco la serie D a Molfetta

Adesso è ufficiale: riecco la serie D a Molfetta

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La notizia circolava già da qualche settimana: la serie D di nuovo a Molfetta.

Si rincorrevano voci, speranze, momenti di pessimismo. Tutto spazzato via dall’ufficializzazione di stamattina: Mauro Lanza è riuscito nel più classico dei “coup de théâtre” con l’acquisizione del titolo sportivo della Madrepietra Daunia Apricena, società di Serie D, militante nel Girone H.

 

Un ritorno dopo 22 anni in uno dei più importanti campionati nazionali che Molfetta potrà godersi, con le partite della “ASD Sporting Fulgor Molfetta 1917”, neonata formazione messa in piedi dal vulcanico Mauro Lanza dopo una stagione tra le più deludenti della sua lunga carriera da presidente.

Infatti la Molfetta Sportiva, presieduta e allenata nella passata stagione proprio da Lanza, aveva visto infrangersi i sogni di salvezza nello scontro play-out contro il Gallipoli.

 

Una grandissima delusione che, come ha più volte mostrato nelle varie occasione, lo stesso Lanza ha subito trasformato in grinta e feroce determinazione, regalando a tutti i tifosi molfettesi la tanto agognata serie D.

Ora bisognerà per forza di cose conoscere meglio il progetto e avere la tanto attesa conferma che la nuova società potrà giocare le gare casalinghe al Paolo Poli di Molfetta, in fase di restyling con la posa in opera del nuovo manto erboso sintetico.

 

Una stagione che pertanto si preannuncia ricca di straordinari colpi di scena con una delle estate più roventi di calciomercato degli ultimi decenni.

Fulgor in Serie D, la Molfetta Calcio in Eccellenza: i tifosi biancorossi si potranno lustrare gli occhi per lo spettacolo.

 

Ora occorrerà fare in modo che questa occasione venga sfruttata nel miglior modo possibile: prima di tutto dallo stesso Lanza che dovrà far tesoro degli errori commessi nelle precedenti annate cercando di allestire un roster tecnico degno della categoria e una formazione che possa ben figurare al cospetto di formazioni blasonate come tra le altre, Gravina, Nardò, Potenza e San Severo.

E in secondo piano una grande occasione anche per la città tutta che dovrà in termini di tifoseria e infrastrutture dare il massimo delle proprie opportunità.
Adriano Nappi

Adriano Nappi

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