Nel momento critico della stagione il Novoli è tornato a conquistare il pubblico del Toto’ Cezzi, bloccando tra le mura amiche sullo 0-0 la spavalda capoclassifica Bitonto con una prestazione magistrale, nella quale si sono evidenziati notevoli progressi generali sul piano dell’approccio generale all’incontro, condotto dai rossoblu’ all’insegna del coraggio e, soprattutto, di un maggior slancio in fase di ripartenza, senza trascurare la fase di copertura difensiva.
Mister Schipa, supportato incondizionatamente dalla società, coraggiosa nell’escludere a poche settimane dalla riapertura del mercato dalla rosa Andrea Carlucci e Francesco Giorgetti, i grandi assenti di questa prima parte di stagione, ridisegna la formazione, inserendo in difesa Malagnino al posto dello squalificato Serio, allestendo un centrocampo a tre con Niccolo’ Podo, in sostituzione di Cocciolo non in perfette condizioni fisiche, Marasco e Quarta e sistemando il tridente con Coquin centrale supportato dagli esterni giovani Iaia e Rubino, quest’ultimo evidenziatosi in maniera interessante la scorsa settimana al Manzi-Chiapulin di Barletta.
D’altra parte, il Bitonto di Zinfollino si affida agli arieti Modesto, Manzari e Moscelli, i leaders dei neroverdi assieme a Camasta e Bonasia, al fine di regalarsi un altro eventuale successo pesante ai fini della conferma del primato in classifica, allontanandosi dalle inseguitrici, Gallipoli in primis. Nei primi trenta minuti di gioco, non per niente, colleziona due velenose palle goal, al 16′ con Manzari, il cui tiro termina altro e al 29′ con Modesto, murato da Laghezza che di piede respinge la sua conclusione. Ma i rossoblu’ non intendono rimanere inerti di fronte a queste folate neroverdi, spingendosi progressivamente in avanti, al punto tale da sfiorare la rete con Quarta da fuori, ma soprattutto con Podo che con un tiro a campanile da 60 metri per poco non trafigge il non ben posizionato portiere avversario Addario, complice la sorte avversa.
Durante la ripresa, il Novoli al 48′ beneficia di un calcio di punizione con Poti’ che tira al di sopra della traversa non di molto: a questo punto, il Bitonto aumenta il ritmo di gioco, desideroso di indirizzare l’incontro prima possibile a suo favore. Eppure, a differenza degli ultimi incontri, la compagine salentina, con la necessaria “tensione evolutiva” non si fa sorprendere facilmente dai navigati attaccanti baresi, respingendo con ardore le loro conclusioni, una delle quali sventata sulla linea dal subentrato Schiavone, attento e puntuale nei suoi interventi. Verso la fine della partita, la squadra locale colleziona, addirittura, l’occasione nitida dell’ 1-0 con Coquin, il quale ben servito da un suo compagno alla sinistra, colpisce di testa di pochissimo al di fuori del palo destro avversario.
Questo è l’ultimo sussulto di una gara che potrebbe rappresentare un punto di svolta nodale della attuale stagione del Novoli, di cui va a fortiori apprezzato il senso di responsabilità della dirigenza, la quale, difendendo a spada tratta l’operato del proprio tecnico, è riuscita a salvaguardare l’equilibrio del gruppo, nel quale stanno emergendo nuove leve interessanti come Iaia, Rubino, Striani, De Giorgi, Nacci, supportati dall’asse senatoriale Poti’, Quarta, Cocciolo, Marasco. Sebbene risulti comunque necessario attingere ulteriori novità dall’imminente mercato invernale, nell’ambito di una gara impegnativa i rossoblu’ hanno edificato le premesse per affrontare con maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità la prossima trasferta di Aradeo, un crocevia fondamentale per il cammino salvezza.
Marco Ferrante per calciowebpuglia.it
NOVOLI Laghezza, De Giorgi, Malagnino (5’ st Schiavone), Quarta, Nacci, Potì, Coquin, Podo N., Rubino, Marasco, Iaia (42’ st Striani). A disposizione: Melissano, Sanguedolce, Podo A., Tundo, Bayo. All. Schipa.
BITONTO Addario, Pagone, Elia, Piperis, Camastra, Bonasia, Terrevoli, De Santis (46’ st Samb), Manzari, Modesto (19’ st Terrone), Moscelli. A disposizione: Caiati, Bartoli, Antonacci, Lamatrice, Giancaspero. All. Zinfolino.
Foto realizzata da Immaginario XII
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