Dallo stadio Pino Zaccheria, sala stampa Fesce, conferenza stampa del direttore sportivo del Foggia Calcio Luca Nember. È solo un punto della situazione e non c’è nulla da annunciare ma la domanda è immediata. Cosa farà Nember in futuro? “Non decido solo io – conferma Nember – da una quindicina di giorni abbiamo avuto la possibilità di parlare con la società e quindi capire quali sono le intenzioni della famiglia (Sannella ndr). Per quanto mi riguarda sarebbe bello portare questa piazza al livello che compete, perché manca dalla Serie A da troppo tempo. Anche la proprietà lo vuole ma bisogna tracciare bene la strada. Io comunque voglio stare qui e fare qualcosa di importante. Se entro fine campionato ci sarà un accordo con la famiglia ci muoveremo per farlo. Ora però il campionato è in corsa ed è difficile, ma poco professionale soprattutto, parlare di cosa potrà succedere”.
Nember poi torna sull’aspetto mercato per la prossima stagione.
“Non ho bisogno di sapere se la società mi da un euro in più o in meno per il budget. Se si vuole andare in Serie A so io già come muovermi, fa parte del mio mestiere. L’importante è creare il giusto presupposto è la giusta organizzazione per non scendere poi subito, nel caso in cui si punti alla massima serie. Ho bisogno di lavorare serenamente, non è facile essere un io dentro in questo momento”.
Ancora su Stroppa: “Se resto io è chiaro che decido io chi sarà l’allenatore. Stroppa ha fatto bene e ha avuto meno riconoscimenti rispetto a quelli che avrebbe meritato. Rispetto a molte altre a squadre giochiamo bene. Però cosa faremo lo sapremo dopo”.
Su Kragl il direttore conferma che sarà riscattato ed è una delle operazioni che dovrà fare da qui alla fine del campionato.
Infine la chiosa sulla sua scelta finale: “qui non è che se vado via io non si potrà fare calcio, ma negli ultimi tre mesi sono andati via tutti, le decisioni si prendono qui e non si può uscire ogni volta per andare a prendere una decisione o discutere su qualche aspetto. Io non voglio lavorare in queste condizioni, se la condizione entro f e campionato non sarà cambiata è facile che andrò via. Ma sono io che non voglio lavorare così”.
Fabio Lattuchella
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