Serie B – No ai ripescaggi: per ora campionato a 19 squadre

Serie B – No ai ripescaggi: per ora campionato a 19 squadre

Cambia la decisione della Federazione sulla Serie B. Niente ripescaggi e numero ridotto. Ma attenzione ai ricorsi delle squadre che speravano di salire.
Uno stravolgimento che il 10 agosto era difficilmente immaginabile. Lo era da iniziostagione, ancora di più una settimana fa, dopo il comunicato della Figc sul caso. La Serie B ha bloccato i ripescaggi dopo l’esclusione di Bari, Cesena ed Avellino. Un capovolgimento non da poco, che arriva 7 giorni dopo le parole ufficiali di Fabbricini “La Federazione Italiana Giuoco Calcio rende noto che ha più volte rappresentato alla medesima Lega come le disposizioni federali non consentono il mutamento del format del campionato da 22 a 20 squadre dalla corrente stagione sportiva”. Parole chiare che rendevano praticamente sicuro il ripescaggio di 3 squadre dalla Serie C.
Oggi la situazione è diversa principalmente per due fattori: il primo, quello che ha smosso Fabbricini e la Federazione, dovuto alla spinta Coni che avrebbe trovato uno spiraglio giuridico nelle Norme organizzative interne della Figc (che all’articolo 49 fissano a 22 squadre il format della B). Il secondo riguarda le 19 lettere firmate da tutte le società di B, arrivata ieri in Federazione, con la richiesta di bloccare i ripescaggi e fermare il campionato a sole 19 squadre. Il presidente della Lega di B Balata esulte alla notizia, a questo punto ci sarà solo da ritrattare con Dazn per gli accordi sui diritti tv (che in prima battuta riguardavano un minimo di 20 squadre), e intanto stilare i calendari per inizio settimana prossima così che il campionato parta il 24 agosto. Manca il comunicato ufficiale, Lega Pro e Aic spingono per far cambiare ancora idea, ma la decisione sembra essere presa.
Cambia quindi, e non di poco, la situazione per le sei squadre che avevano presentato la domanda per il ripescaggio. Catania, Novara, Siena, Pro Vercelli, Ternana, Virtus Entella, rigorosamente in ordine di graduatoria, ora combatteranno la scelta davanti al Collegio di garanzia del Coni, unite contro la Figc. Come accaduto di recente anche all’Avellino, dopo il Coni ci potrebbe essere il Tar del Lazio, per un’altra battaglia dai tempi lunghi che rischia di concludersi a campionato già iniziato.

laquis

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