“Non vogliamo alibi, non cerchiamo nessuna scusa, dipende tutto da noi, dal gruppo, dalla forza dei singoli, ma sono convito manca davvero poco per arrivare a tanto”. Il Capitano fa fino in fondo il suo dovere di condottiero. Risponde, rintuzza, affronta con orgoglio tutti i punti che la stampa gli chiede di affrontare in conferenza stampa: “L’allenatore? Non si discute! Io non devo difendere nessuno, ma lui ha la massima stima di noi giocatori, di Nember, della Società. Poi la gente si lamenta, contesta le sostituzioni, ma non sono quelle che fanno la differenza”. Poi si passa alla classifica, ai risultati: “I primi a essere scontenti siamo noi. Siamo consapevoli che la classifica non è bella, ma siamo anche consapevoli che abbiamo recuperato 8 punti, però… – arriva l’affondo verso certi atteggiamenti – Lunedì sera ho litigato in tribuna. C’era gente che si augurava la sconfitta, è una follia. Qui dobbiamo essere tutti uniti, tutti verso lo stesso obiettivo”. La chiusura è sul Livorno: “Troveremo una squadra nelle stesse condizioni della nostra, che vive lo stesso momento nostro, sarà uno scontro diretto, anche se noi sul campo abbiamo fatto molti più punti. L’arma in più? Il cuore, il cuore fa andare oltre l’ostacolo”. Così parlò il Capitano