In esclusiva, ai microfoni di CalcioWebPuglia : Diego Margiotta il direttore sportivo della Goleador Melendugno ,capolista del girone C di Prima Categoria Pugliese. Margiotta è tra i più giovani a rivestire questo ruolo e lo fa mettendo insieme professionalità, serietà e determinazione. Un mix vincente che lo hanno portato a raggiungere, già da così giovane, traguardi importanti.
Di seguito l’intervista.
-Un Melendugno travolgente da primo posto in classifica, senza un allenatore in panchina e con ancora tanta voglia di sorprendere.
-Dal 15 Novembre scorso ,dal venerdì prima della difficilissima trasferta di Galatina ,il nostro preparatore atletico, nonché giocatore Francesco Colagiorgio è alla guida dei nostri ragazzi e come pensavamo, se la sta cavando alla grande, mettendo a disposizione della squadra professionalità sia tecniche che umane. Abbiamo voglia di stupire si, ricordiamo che il Melendugno è una neopromossa e in rosa ci sono tanti ragazzi che stanno qui dalla Terza Categoria (Barone, Sciolti, Taurino, Pastore, Ingrosso, Castrignanó). La scorsa estate ci riunimmo insieme a tutti i membri della società e decidemmo di allestire una rosa competitiva, aggiungendo alla già assodata base dell’appena passata stagione pedine importanti per la categoria, in modo da poter disputare il difficilissimo campionato in corso.
-Sicuramente la rosa della Goleador è stata costruita per essere tra le protagoniste del campionato. Con il mercato dicembrino poi vi siete rinforzati ulteriormente. Ad inizio stagione quali obiettivi vi eravate prefissati? Adesso invece quali sono?
-A dicembre abbiamo rinforzato ancora di più la rosa con gli arrivi di De Giorgi, Nocco,De Luca, De Mitri e Brindisi(anche se si è infortunato la prima settimana di allenamento).Sicuramente siamo in testa e vogliamo restarci fino alla fine, difendendo il primo posto con le unghie e con i denti. Ad inizio stagione l’obiettivo era quello di fare bene e vincere più partite possibili, ora siamo lì in testa ed è inutile nascondere che vogliamo restarci.
-Ad un solo punto di distacco da voi, però, c’è il Leverano Calcio altra corazzata costruita per fare bene.
-Riguardo al Leverano basta leggere lo staff tecnico che ha per rendersi conto di quanto sia attrezzata e forte. Mister Antonio Schito e i suoi collaboratori se hanno accettato questa offerta è perché che c’è un progetto serio anche per il futuro. La rosa è composta da giocatori importanti come Disantantonio, il portiere Colapietro, Perrone, Franza, Tundo, Caraccio. E’ una squadra che sta rispettando i pronostici, sarà una bella lotta a due fino alla fine.
-Parlaci un po’ del girone C di Prima Categoria, formato da squadre con nomi di ben altre categorie.
-Non ricordo un campionato di Prima Categoria così da un po’ di anni : città importanti con tifoserie organizzate, dove in passato sono stati disputati campionati addirittura di Serie C (Galatina e Tricase); allenatori interessanti come Schito, Rollo, Solidoro, Colagiorgio, Politi. Il livello è alto rispetto alle altre categorie anche perché è obbligatorio mettere tra i primi undici un under (1999),se under si possono chiamare a vent’anni. Basta vedere il mercato di riparazione di tutte le squadre che sono in alta classifica, ad esempio il Salve ha preso Poleti dalla Deghi(Eccellenza), il Galatina ha rifornito la rosa con ben undici calciatori , il Tricase ha richiamato dieci giocatori che hanno disputato con loro la Promozione. Insomma un campionato di altissimo livello.
-Diego, tu sei tra i direttori sportivi più giovani d’Italia(se non proprio il più giovane). Cos’è che ti ha portato ad intraprendere questo percorso?
-Grazie per bella domanda , me lo chiedono in tanti faremo un sondaggio! Ma se non dovessi esserlo ci manca poco! Comunque, tutto iniziò nel mio paese, Vernole, quando avevo all’incirca 14 anni, nella squadra del mitico presidente Gino Fifi. Andavo con lui tutte le domeniche a vedere le partite in casa e fuori casa, mi faceva raccogliere la magliette da terra sporche e i calzettoni(che dovevano essere rigorosamente girati) poi a fine partita mi regalava tremila lire. Successivamente iniziai a stilare le prime distinte e a compilare i primi tesseramenti. Il primo allenatore che mi diede effettivamente il ruolo di direttore sportivo fu mister Stefano Longo, con il quale vincemmo il campionato di Terza Categoria nel 2009. Mi mandava a vedere le squadre con le quali avremmo dovuto giocare la domenica successiva e facevo le prime relazioni. Col passare del tempo la mia passione crebbe sempre di più e l’anno dopo un mio amico, Nino De Giorgi venuto a mancare qualche anno fa, ma solo fisicamente, puntò tanto su di me e ripeteva sempre che io avevo le competenze e la capacità per rivestire questo ruolo. Così mi portò a Scorrano, in Prima Categoria, dove disputammo un bel campionato con mister Cancella.Dopo quell’anno vinsi un altro campionato a Vernole al fianco di mister Sergio De Carlo, feci un’ esperienza a Cavallino in Seconda Categoria e poi a Galatina per sei mesi in Eccellenza. Ora, invece, da due anni sono a Melendugno, l’anno scorso abbiamo vinto il campionato con sette giornate di anticipo e scritto la storia disputando la finale di Coppa Puglia contro la corazzata Sly Bari ( mai una squadra di Seconda Categoria è riuscita ad arrivare a quel punto); quest’anno siamo primi in campionato ,dalla Coppa Puglia siamo usciti ai quarti contro il Galatina. Insomma stiamo facendo bene.
-Infine, indubbiamente sei un ragazzo ambizioso, lavori bene e sei molto professionale. Qual è il tuo prossimo obiettivo personale una volta portata a termine la stagione con il Melendugno?
– Il mio obiettivo personale ora è il Melendugno. Bisogna puntare a vincere più partite possibili e arrivare alto in classifica. Poi a fine anno tirerò le somme personali e con la società
Emma Schiavano