I colleghi di MondoRossoBlù.it hanno intervistato Lorenzo Liurni, attaccante classe ’94 autore di 12 reti stagionali con la maglia della Nocerina, società militante nel Girone H del campionato di Serie D.
Stiamo vivendo uno dei periodi più difficili della nostra storia, questa pandemia sta creando diverse difficoltà sotto più aspetti. Cosa ne pensa?
È surreale, non allenarsi e non giocare per noi sportivi è difficile. È una situazione grave dove muore della gente, speriamo che passi il prima possibile.
Sul profilo umano e calcistico, come sta affrontando questo blocco del campionato?
Cerco di allenarmi tutti i giorni e di seguire una dieta rigidissima che mi permette di mantenere il peso forma con la speranza che passi tutto in fretta. Per noi calciatori non è facile allenarsi da casa ripetendo sempre gli stessi allenamenti e quindi, contando anche che siamo ormai fermi da due mesi circa, se si riprenderà sarà durissima, anche se, personalmente la vedo dura sul fatto che si possa riprendere.
Quindi crede che le probabilità di riprendere siano sempre meno?
Se ne sentono tante di ipotesi. La mia opinione è che se la gente continua a morire e anche in Serie A faticano a ripartire, figuriamoci in una categoria come la Serie D, la vedo dura. Sotto più aspetti, compreso quello dei tamponi, nessuno ci tutela. Penso, quindi, che tornare a giocare sia difficile, la priorità è tornare soprattutto alla vita normale, se poi dovessero decidere di non farci giocare più accetteremo la decisione.
Facendo un salto nel recente passato e parlando di calcio giocato, un suo bilancio di quella che è la stagione della Nocerina fino all’ultima partita disputata?
L’obiettivo è stato fin da subito quello della salvezza, nell’ultimo periodo stavamo ottenendo degli ottimi risultati, avevamo raccolto quattro punti nelle ultime due partite ed eravamo in linea con quello che ci eravamo prefissati. Fu molto importante la vittoria a Taranto, noi avevamo in programma quattro partite difficili contro Casarano, Taranto, Gravina e Cerignola, sapevamo che c’era bisogno di fare un colpaccio e ci riuscimmo proprio a Taranto con un mio gol, fu un momento positivo e felice, soprattutto per la squadra. Nel corso della stagione ci sono stati degli alti e bassi, abbiamo incontrato delle squadre fortissime, come sappiamo il Girone H è molto difficile, ma nei momenti di difficoltà siamo sempre stati bravi a riprenderci e a lottare per la salvezza.
C’è un gol o un momento di questa stagione che ricorda in modo particolare?
Si, ricordo il gol contro l’Altamura alla penultima partita prima dello stop. Era una partita fondamentale per la salvezza, rischiavamo di finire penultimi, vincemmo con un mio gol e in tribuna era presente tutta la mia famiglia, fu un momento particolare, mi lasciai andare.
Il Coronavirus, oltre a creare incertezze per la ripresa dei campionati, ne crea altre per il domani dei calciatori. C’è spazio per pensare al suo futuro in un periodo del genere?
Non so ancora niente, in questa situazione non si sa nulla di preciso. Valuterò ciò che mi arriverà e vediamo anche chi mi chiamerà, appena finirà tutto questo penso che gli addetti si rimetteranno a lavoro. Se si riprenderà penseremo al campo, in caso contrario, invece, penseremo al futuro.
Parlando del campionato in generale, come già detto il gruppo H è abbastanza complesso e presenta diverse sfide contro piazze blasonate. Com’è, per un calciatore, affrontare un girone cosi difficile?
Per un calciatore da molti stimoli, ci sono molte realtà importanti con giocatori forti. Non dimentichiamoci che gioco per la Nocerina, una società che ha alle spalle anni di Serie B ed è una delle tante squadre che ha un blasone enorme per questa categoria. Basta pensare anche a Foggia, Taranto, Brindisi e Andria. Senza dubbio è il girone più difficile e affascinante di tutta la Serie D.
C’è qualche squadra nello specifico che l’ha impressionata?
Il Bitonto e il Cerignola in particolare, sono due squadre fortissime. La prima ha una squadra forte, ha un grande attaccante come Patierno che fa la differenza. La seconda, invece, soprattutto in casa è una squadra forte e difficile da affrontare.