Nardò, i tifosi non ci stanno

Nardò, i tifosi non ci stanno

Il tifo neretino alza la voce. Questo il comunicato del club storico del tifo granata, I Fedelissimi ma anche arrabbiatissimi.
Il Club Fedelissimi Nardò “Sergio Orlando” non ci sta. I tifosi del Nardò non ci stanno. La cervellotica e illogica proposta avanzata dalla LND di congelare le classifiche e di far retrocedere le ultime quattro squadre per ogni girone non può e non deve lasciarci indifferenti. Al contrario, allo sconforto e alla incredulità iniziale è subentrata la rabbia per veder di colpo calpestata la storia e dignità di una città e di un blasone calcistico che attraverso la maglia granata ha nobilitato per ben 39 anni il massimo torneo dilettantistico e coloro che ne hanno occupato i ruoli apicali. Ma evidentemente non basta, almeno così è per chi, dirigendo oggi questo vilipeso carrozzone, ha la memoria corta, o, nel maldestro tentativo di millantare soddisfazioni per tutti, partorisce tout court decisioni incomprensibili. I tifosi del Nardò non ci stanno a questo scempio perpetrato al cuore di migliaia di appassionati che impreziosiscono ancora, con intatta passione, questo amato sport.
Con tutto il rispetto, noi siamo il Nardò e la nostra storia è scritta negli almanacchi. Quella storia l’ha scritta il Nardò, anche nel professionismo, sin dagli anni 60. Nardò non può e non deve essere annientato da un virus e dalla falce che arma la mano della nera signora. Al contrario ci saremmo aspettato con buonsenso una decisione che andasse nella direzione opposta: di aiuto, di sprone, di ripartenza, di salvaguardia, di rilancio per tutti. Quali i criteri per condannare una società in piena lotta salvezza, con un calendario in discesa e appaiata con altre due squadre? Quali i criteri di questa secca proposta nei confronti di una società virtuosa e che ha rispettato gli impegni con i propri tesserati, al contrario di chi invece (in tanti) non ha fatto altrettanto e che vede salvaguardato il suo posto al sole? Basta consultare il web per rendersi edotti in tal senso.
Il Nardò calcio nella sua svolta gestionale, dopo aver superato le difficoltà iniziali, ha vissuto una crescita esponenziale. Oggi per organizzazione e solvibilità è una società modello, fra le pochissime, nonostante l’emergenza sanitaria, ad aver programmato il futuro, ad aver già siglato contratti e fatto investimenti, dando certezze nel medio termine a tutti i tifosi. Con noi, “giovani attempati” del Club Fedelissimi (che ne abbiamo vissute tante), pronti a metterci sempre in gioco e a condividerne il cammino, le gioie e i dolori sportivi alla pari dei più giovani gruppi ultras e di migliaia di sportivi. Si pensi a soluzioni alternative. Si pensi ad esempio ad una futura (e provvisoria) annata in Serie D con 10 gironi e con 5 retrocessioni per girone, di cui le ultime tre senza passaggio dai play out. I dilettanti in Europa si sono fermati in ogni dove, le altre discipline in Italia si sono stoppate rispettando tutti.
Incomprensibilmente in Serie D non è così. La serie D è un altro mondo? Ovviamente l’augurio e la speranza è che il Consiglio Federale non accetti questa irricevibile proposta. La salvezza c’è, è dietro l’angolo per tutti e stavolta sì, non scontenterebbe alcuno. Percorriamola, per il bene di questo sport!
Club Fedelissimi Nardò “Sergio Orlando”

Alessandro Capoti

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