Il Nardò si riprende la D

Il Nardò si riprende la D

Il Consiglio Federale ha deciso: Nardò ripescato in Serie D. 

Si chiude così una delle più tribolate stagioni calcistiche dei granata. Una salvezza appena ottenuta lo scorso anno con la vittoria nel play out contro il Gragnano, subito rimessa in discussione con un difficoltoso allestimento della rosa 2019-20 costituita prevalentemente da giovanissimi condotti attraverso le insidie di un campionato molto competitivo da Mister Foglia Manzillo.

Cinque sconfitte consecutive iniziali e 12 giornate all’ultimo posto in graduatoria non sono riusciti a fiaccare lo spirito battagliero del Toro. I granata hanno reagito  inanellando una serie di 10 risultati utili consecutivi impreziositi dalle vittorie per 3-0 sulla Gelbison, giocata sotto la bufera con goal del portiere Mirarco, e nel derby di Fasano, entrando così in zona salvezza al giro di boa.

Il girone di ritorno però si rivelava avaro di soddisfazioni e il Nardò appena uscito dalla zona play out ci ricascava dopo sette partite di soli pareggi e sconfitte attestandosi al terz’ultimo posto in coabitazione con Grumentum e Nocerina.

Poi il Coronavirus. La brutale interruzione del campionato, l’angoscia del lockdown fino alla decisione del Consiglio Federale di ratificare il disegno di Cosimo Sibilia, presidente LND, di cristallizzare la classifica della Serie D e retrocedere le ultime 4 contro ogni criterio di giustizia sportiva. Il Nardò risultava beffardamente 16.mo per classifica avulsa e veniva risucchiato nel baratro della retrocessione d’ufficio.

L’A.C. Nardò non ha mai accettato il verdetto ritenendolo estremamente ingiusto e irrispettoso e ha inoltrato ricorso prima al CONI e poi al TAR uscendo però sconfitta dalle aule dei tribunali.

Rimaneva la carta del ripescaggio con una graduatoria che poneva il Nardò in una posizione vantaggiosa grazie alla storia di questa società e ai punteggi acquisiti sul campo e nell’organizzazione.

Oggi il Nardò viene risarcito con la restituzione della Serie D. Ai tifosi l’onore e l’onere di sostenerlo. Alla società il dovere di allestire una squadra all’altezza della tradizione calcistica neretina nel suo 40.mo campionato di Quarta Serie Nazionale.

Alessandro Capoti

I commenti sono chiusi