Non è stato un novembre semplice per la Molfetta Calcio.
L’emergenza covid ha condizionato i programmi, causato l’interruzione dei campionati, imposto una nuova pianificazione. Ma la società biancorossa non è rimasta a guardare. Ha lavorato, e continua a lavorare sodo, per tagliare i propri traguardi. Ecco perché è importante, a questo punto, un po’ nuova fine e nuovo inizio, fare il punto della situazione. A partire dall’operazione Strambelli.
“È stata molto importante per noi – afferma il direttore generale Beppe Camicia – e non si pensi che sia legata a un aumento di budget (quello rimane sempre lo stesso, uno dei più bassi del nostro girone). Si consideri che abbiamo dovuto sacrificare qualche profilo, tra cui Gogovsky (al quale vanno il mio ringraziamento e un grande in bocca al lupo per il prossimo futuro) per consentire a un giocatore come Nicola, esperto e di indiscusse qualità, di scendere di categoria. Strambelli ci ha scelti per l’ambiente, per lo spogliatoio ma soprattutto perché ha visto nella Molfetta la genuinità del progetto. Lo abbiamo voluto per due anni e questo dimostra la nostra voglia di costruire passo dopo passo un progetto serio e ambizioso. A tal proposito la società ha dato mandato al direttore sportivo Gianluca Frascati di continuare a scandagliare il mercato nell’ottica della definizione di una rosa che mantenga la categoria ma che volga lo sguardo al prossimo campionato, alla ricerca di profili da patrimonializzare”.
Un progetto, quello della Molfetta Calcio, che vive di più anime, che associa alla dimensione tecnica e tattica, anche quella extra campo. “Nonostante il momento storico particolare – prosegue Camicia – tra mille insidie stiamo lavorando tanto su tutti i fronti. Abbiamo potenziato la sezione merchandising con uno store online (https://www.molfettacalcio.it/store/) che sta dando ottimi risconti, ma che vogliamo spingere sempre di più. Stiamo valorizzando ognuna delle 13 squadre del nostro settore giovanile, la scuola calcio, la squadra femminile, il progetto dedicato agli over 35. Quella che promuoviamo è un’idea di calcio diversa, un’opportunità per partner e aziende che si avvicinano e condividono questa mentalità. Da tempo stiamo seguendo gente intraprendente e ambiziosa. Si pensi a Raffaele Misceo, nuovo responsabile estero. Vogliamo scandagliare nuovi confini, non solo regionali. Sarò pure un folle, uno che va controcorrente, ma sono convinto che si possa fare calcio anche a certi livelli con strategie che vanno oltre il potenziale economico a disposizione. Abbiamo tante idee e ve lo stiamo dimostrando. Non siamo più belli di altri ma sicuramente siamo e saremo sempre molto creativi. Non molleremo mai nulla”.
E se, a breve termine, il programma si sta intensificando sotto questi aspetti, guardando avanti non c’è alcuna voglia di fermarsi. “Abbiamo avuto lo stadio in concessione per i prossimi anni – dice ancora Camicia – Vogliamo renderlo sempre di più la nostra casa, ma anche la casa dei tifosi. L’abbiamo vestito di biancorosso e faremo di tutto perché diventi un polo attrattivo sotto molti punti di vista, con eventi, concerti, iniziative in grado di attrarre grandi e piccoli 365 giorni all’anno”. Tutto questo con la prudenza e lungimiranza che contraddistingue chi mette al primo posto il bene del club e della città. “Siamo sempre attenti e vigili – conclude Camicia – a rispettare il budget stabilito a inizio stagione dalla proprietà. Come più volte sottolineato, non faremo mai il passo più lungo della gamba perché non è nel nostro stile. Il progetto pluriennale rimane invariato, così come l’obiettivo stagionale che è quello di mantenere la categoria. E allora mi rivolgo agli appassionati di sport, ai tifosi, agli imprenditori non solo locali: continuate a seguirci a sostenerci, vi garantisco che le soddisfazioni arriveranno e il merito sarà anche vostro”.