Ancora con l’amaro in bocca è opportuno metabolizzare ed accantonare la sconfitta patita nel recupero con la Casertana: il Bisceglie non aspettava il giro a vuoto sul terreno del “Gustavo Ventura” con i falchi rossoblu campani che hanno complicato i piani salvezza del collettivo nerazzurro stellato.
Fondamentale in tal senso riprendere in mano il discorso già avviato prima delle festività natalizie e interrottosi con il pareggio sulla Vibonese. Servono punti e in fretta per cercare di non annaspare e di correre sempre più via dal limbo dei playout. I quattordici punti ottenuti nelle diciotto gare sin qui disputate non sono un bottino eccezionale e le sole tre vittorie ottenute, al netto dei pareggi conquistati, non determina equilibrio con lo score poco invidiabile di sconfitte, ben dieci. In sedici occasioni su diciotto la formazione allenata da Giovanni Bucaro è altresì passata in svantaggio con un computo di 27 reti incassate che la elevano a terz’ultima difesa del torneo.
Numeri non esaltanti che devono suonare come un campanello d’allarme in occasione del big match contro il Foggia di Marco Marchionni: l’occasione è ghiotta, con un’altra sfida da disputarsi fra le mura amiche dell’impianto di Carrara Salsello, ma è necessario variare l’atteggiamento sin qui mostrato senza concedere più nulla agli avversari.
Può essere considerata come una sfida in famiglia per lo stesso tecnico biscegliese, perno proprio del Foggia targato Zdenek Zeman che tanto ha fatto appassionare e divertire milioni di italiani nei primi anni 90, ma Bucaro esclude sentimentalismi: «Una gara importante come tutte le altre per noi. Veniamo da due sconfitte che non meritavamo. Una partita contro la quinta in classifica, che reputo la sorpresa del campionato. Sono partiti in ritardo come noi, hanno messo su una buona squadra che sta facendo molto bene. Sarà una partita difficile e dura ma siamo convinti dei nostri mezzi, vogliamo riscattarci, giocare una grande partita, ottenere il massimo domani e siamo convinti di poterlo fare. La squadra, anche nelle due sconfitte, è stata sempre in partita ed ha cercato di metterlo sui binari della parità. Sono convinto che continuando così possiamo ottenere dei bei risultati».
«Hanno un buon organico – ha proseguito il trainer di origine palermitane – un buon complesso ben organizzato e qualche giocatore che fa la differenza come Curcio il quale ha ottime qualità, D’Andrea e Dell’Agnello. E’ una squadra difficile da incontrare. La marcatura a uomo, in questi periodi, non si fa più. Curcio è un giocatore importante, ha ottime qualità, è fastidioso per la posizione che occupa in campo. Abbiamo preparato delle situazioni ma vedremo domani come andrà la gara. A Foggia facemmo una gran bella partita. Dopo la nostra sconfitta i rossoneri hanno fatto tanti punti. Noi invece, abbiamo avuto piccolo calo come punteggio. Domani sarà una partita completamente diversa».
Infine si parla di nuova personalità, decisamente più forte con squadre blasonate e di alta classifica: «Sicuramente dobbiamo cambiare passo, dobbiamo accelerare. Da domani in poi sarà un altro campionato. Dobbiamo fare di più. Questa squadra ha qualità tecniche e morali importanti quindi sono convinto che centreremo l’obiettivo. La risalita non è impossibile. Noi ci crediamo veramente perché abbiamo le qualità per farlo».
Bartolomeo Pasquale (si ringrazia Emmanuele Mastrodonato per le foto)