Se nell’aria inizia ad esserci un clima di festa, il Bari ad Avellino troverà un’ atmosfera tutt’altro che natalizia. I biancorossi, dopo il trittico di vittorie, affrontano al “Partenio” l’Avellino di mister Braglia nella gara di lunedì sera che chiuderà il 17esimo turno.
In Irpinia i galletti di mister Mignani cercano conferme in vista di un dicembre che appare ricco di sfide interessanti. Dopo la trasferta ad Avellino, infatti, il Bari riceverà il Taranto in un derby che torna dopo trent’anni e chiuderà il girone di andata al “Renzo Barbera”, tana del Palermo. Tre gare importanti per dimostrare la forza della squadra al resto del campionato, chiudere al meglio il girone d’andata e presentarsi, al mercato di gennaio, in una posizione di vantaggio.
La trasferta ad Avellino, notoriamente, è una trasferta difficile per il Bari. I campani, in casa, creano quel famoso clima da corrida sottolineato anche dal Ds Polito in conferenza stampa. Il tecnico avellinese Braglia e la sua squadra mettono in atto, spesso e volentieri, quel sottile gioco psicologo di provocazioni e pressione nei confronti degli avversari. Da questo punto di vista, il Bari deve stare attento e non cadere nella trappola che i lupi stanno sicuramente preparando. I biancoverdi sono una delle delusioni di questa prima metà di stagione: i campani sono partiti come una delle favorite ma ad oggi accusano un ritardo di ben nove dai galletti, battistrada del girone C. La squadra di Maniero e soci si gioca le ultime chances di rientrare nei giochi per il primo posto con il tecnico toscano più volte finito sulla graticola in questi ultimi mesi.
Il Bari, al “Partenio”, dovrebbe schierarsi con il collaudato 4-3-1-2. In difesa non dovrebbe cambiare molto con Celiento e Terranova baluardi centrali e Pucino e Ricci (favorito su Mazzotta uscito acciaccato dal match con il Latina) sulle corsie esterne. In mezzo al campo sicuri di una maglia da titolare Maita, D’Errico e Botta: mancherà Scavone, squalificato, con uno tra Mallamo (favorito), Bianco e Di Gennaro pronti a prendere il posto dell’ex Pordenone. In attacco difficile pensare ad una coppia diversa da Paponi-Antenucci: il tandem formato dal numero 88 e dal bomber molisano nelle ultime gare è apparso una certezza portando al gol entrambi gli attaccanti. Difficile, quindi, ipotizzare un impiego di Simeri e Cheddira dal primo minuto.
Avellino-Bari è una sorta di classica: la sfida tra lupi e galletti è andata in scena oltre una quarantina di volte con ventidue gare giocate in Campania. Nell’ultima uscita, l’Avellino di Braglia vinse per 1-0 grazie al gol di Fella ad una manciata di minuti dalla fine. Per trovare l’ultima vittoria dei biancorossi, bisogna tornare al 2 aprile 2018: all’iniziale vantaggio locale di Vajushi risposero Nenè e soprattutto Karamoko Cissè che al 91esimo regalò il 2-1 ai biancorossi.
Antonio Genchi