Il palo stava per togliere la gioia del gol del vantaggio, il palo nega il raddoppio, il palo è quello giusto per regalare il pari agli avversari. Certo la fortuna non sta accompagnando la Fidelis in questo momento, cinque legni nelle ultime tre gare, anche se dopo i trambusti delle ultime 48 ore con l’interruzione del rapporto con Ginestra e l’arrivo del tandem Di Leo – Di Bari si è vista la reazione tanto attesa. Di fronte un Catania uscito benino dal mercato di riparazione (nessun pezzo pregiato è stato praticamente ceduto) e che lotta per la salvezza sul campo e dal punto di vista societario. Il duo tecnico biancazzurro sceglie una mini rivoluzione rispetto al recente passato non tanto negli uomini quanto nel modulo: un 4-3-3 che ad Andria non si vedeva da molto tempo. Una mossa che sorprende Baldini che aveva scelto Provenzano e Cataldi come schermo davanti alla difesa. Moro, fresco acquisto del Sassuolo, supportato dalla verve di Greco e Russini. Di Leo e Di Bari spostano invece Monterisi come terzino destro ed avanzano Gaeta libero di agire accanto a Bubas e Di Piazza. Urso il play con il rientro di capitan Casoli al suo fianco.
Squadra accorta e molto propositiva quella di casa che si scrolla subito i pensieri negativi e passa in vantaggio al primo affondo: azione che si sviluppa da destra con Casoli bravo a servire al centro la testa di Bubas ma Sala compie il miracolo e devia la sfera sul palo ma è in agguato Risolo che sigla il suo primo gol con la maglia Fidelis. Il Catania però ha una reazione immediata con Rosaia il cui mancino è ben intercettato da Saracco e sulla respinta Russini calcia alle stelle da buona posizione. La Fidelis, rispetto ad altre gare, non si disunisce e resta molto compatta e sviluppa buone trame come quella imbastita da Bubas centrale per Di Piazza che di prima intenzione calcia alto. Sempre da destra la nuova bella azione di casa con Risolo di tacco a smarcare nel cuore dell’area Gaeta bravo nel controllo e nel tiro ma la palla si stampa ancora una volta sul palo, sul proseguo poi Di Piazza è colto in off side. Baldini allora corre ai ripari ed alla mezz’ora richiama Provenzano e manda in campo Russotto per dare più peso alla sua manovra. Non accade più nulla sino a fine primo tempo ma la mossa del tecnico etneo si rivela vincente ad inizio ripresa quando Greco, in una delle rarissime sgroppate sulla sinistra, si libera con un bel movimento della guardia di Riggio e da sinistra serve l’accorrente Russotto il cui tocco batte Saracco e coglie il palo interno che, questa volta, finisce in rete. Il palo aveva negato la gioia del raddoppio ai biancazzurri, il palo regala il pari al Catania. La gara, difatto, finisce qui. Gli ospiti manovrano con più insistenza la palla, la Fidelis sente il peso dei risultati negativi e del doppio impegno ravvicinato anche se prova qualche interessante ripartenza rimasta solo potenziale. Da segnalare l’esordio anche per Sorrentino in avanti, suo un tiro altissimo nel finale e il ritorno degli applausi al “Degli Ulivi” per una Fidelis che ora avrà l’ardua trasferta di Foggia da affrontare domenica per provare a dare continuità di risultati, una continuità assolutamente mancata sino a questo momento.