Il clamoroso autogol col Camerun del futuro numero uno interista e il tuffo in ritardo dello sloveno sulla rete di Giroud che ha deciso il derby, gettano un’ombra sul futuro nerazzurro nel ruolo più delicato
Essere in buone mani. Viene detto di una persona o una cosa o una situazione affidata alle cure di un individuo fidato, che se ne occuperà nel migliore dei modi. In casa Inter non sembra essere questo il caso se intendiamo il modo di dire nel senso letterale. Le mani sono quelle di Samir Handanovic – oggi – e Andre Onana – domani – apparse quanto mai traballanti ieri, rispettivamente nel derby e nella finale per il terzo posto in Coppa d’Africa tra Camerun e Burkina Faso.
lo sloveno
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Per 70’ circa il Milan non pareva in grado di creare grattacapi al portierone nerazzurro. Un tiro di Tonali respinto (peraltro con la mano sbagliata) nel primo tempo e nulla più. Poi il primo lampo di Giroud, sul quale Handanovic non ha certo responsabilità. Discorso ben…