Bari, Antenucci il trascinatore. Maita, piacevole conferma. Ecco il pagellone dei biancorossi

Bari, Antenucci il trascinatore. Maita, piacevole conferma. Ecco il pagellone dei biancorossi

In attesa della Supercoppa di Serie C che vedrà il Bari impegnato contro Modena e Sudtirol, è tempo di bilanci e pagelle. In una stagione da incorniciare, nessuno finisce dietro la lavagna e sono molti i voti alti per la truppa di Michele Mignani.

Ecco a voi i miei personali voti ai calciatori della Ssc Bari:

FRATTALI – VOTO 7+: Eccezion fatta per alcuni episodi negativi (vedi gara di Foggia), il portiere romano riscatta un annata scorsa non del tutto positiva. Il 36enne portiere romano è tra i protagonisti della Promozione del galletto con alcuni interventi decisivi.

POLVERINO – 6.5: Dai polverosi campi della Serie D a difendere la porta della squadra da battere. Lui si fa trovar pronto quando Frattali per dei problemi fisici e per qualche squalifica gli cede il posto e sulla promozione in B ci sono anche le mani del 12esimo biancorosso.

PUCINO – 6.5: Sui social è un vero trascinatore con tante gag divertenti. Troppi problemi fisici hanno frenato un pò la stagione dell’ex Ascoli che comunque lascia il segno con una punizione contro il Taranto che non si vedeva a Bari da tanti anni.

BELLI – 6: Senza lode e senza inganno il campionato del terzino biancorosso. Il suo lo fa sempre e si dimostra una valida alternativa.

GIGLIOTTI – 6.5: Non inizia benissimo la sua avventura in biancorosso con la gara di Castellammare da film horror. L’esperienza è dalla sua e riesce a ritagliarsi un importante ruolo nella retroguardia barese.

TERRANOVA – 7.5: Chi sosteneva l’acquisto del difensore siciliano aveva ragione da vendere. In difesa è sempre sul pezzo, gioca un intero girone di ritorno in diffida e in zona gol si fa sempre trovare pronto.

DI CESARE – 7: Un infortunio come quello patito a Francavilla alla soglia dei 39 anni ammazzerebbe chiunque ma non il capitano biancorosso che torna in tempi record e si prende la sua rivincita dopo le delusioni passate.

CELIENTO – 6: Alcuni errori durante l’anno e la casella 0 ai gol segnati non fa alzare più di tanto il difensore arrivato lo scorso anno dal Catanzaro. Dalla sua la duttilità che gli permette, durante l’anno, di ricoprire il ruolo di terzino e centrale.

RICCI – 6.5: Quando è in forma è un treno sulla sinistra. Corsa, cross e corsia di competenza arata come se non ci fosse un domani. Pecca in fase difensiva e un infortunio fantozziano a Catanzaro lo ferma nel momento migliore.

MAZZOTTA – 6: Un campionato fatto di pochi fronzoli e tanta concretezza. La gamba non è più quella dei tempi d’oro ma quando c’è da mettere una pezza sulla fascia mancina il terzino palermitano si fa sempre trovare pronto.

MAITA – 8: Annata di crescita incredibile per il centrocampista biancorosso. Da play prima e poi da mezz’ala da un grandissimo contributo a livello di quantità e qualità. Il suo periodo di flessione coincide con il periodo di flessione del Bari e ciò non è una semplice coincidenza.

MAIELLO -7: Arriva a gennaio e, dopo un periodo di apprendistato, si prende le chiavi del centrocampo biancorosso. Geometrie classiche da regista abbinata ad una buona di dose di grinta ed esperienza lo fanno uno degli elementi da cui ripartire.

BIANCO – 6: Se fossimo nel ciclismo, lui avrebbe il ruolo del fidato gregario. Capisce presto di non essere nel giro dei titolari ma senza polemica si cala perfettamente nel ruolo.

D’ERRICO – 7.5: Genio e sregolatezza per il 14 biancorosso. Sprizza qualità da ogni poro e quando decide di tirare in porta sforna capolavori come un panificio sforna panini caldi al mattino. Il suo rapporto con Mignani è alla Sandra Mondaini e Raimondo Vianello ma la sua stagione è da applausi.

MALLAMO – 7: Alzi la mano chi conosceva questo giovane centrocampista proveniente dall’Atalanta. Il classe ’99 da qualità al centrocampo e completa una stagione da incorniciare con delle perle come quelle di Pagani e soprattutto nel derby di Foggia.

SCAVONE – 7: La stagione del riscatto per il centrocampista trentino. La sua conferma aveva fatto storcere il naso a qualcuno ma sulla promozione del galletto c’è il suo marchio con gol pesanti come macigni.

MISURACA – 6: Da gennaio colleziona una manciata di minuti. Troppo poco per esprimere un giudizio definitivo su di lui.

BOTTA – 6.5: Il gringo argentino nella prima parte di stagione trascina il Bari con giocate di classe, assist e gol. L’infortunio col Catania lo condiziona in tutto il girone di ritorno facendogli perdere partite, posto da titolare e brillantezza.

GALANO – 6: Lontano parente del Galano protagonista in Serie B con la maglia del Bari. Non lascia mai il segno in un modulo che non gli è del tutto congeniale. In caso di conferma, urge invertire la rotta.

ANTENUCCI – 9: L’uomo promozione. Il Lupo di Roccavivara mette a tacere tutti i critici caricandosi il Bari sulle spalle e portandolo in Serie B a suon di gol (15 in totale). Abbina alla finalizzazione tanta corsa ed esperienza che gli valgono la rivincita e il ritorno in Serie B.

SIMERI – 6.5: Stagione dai due volti per il calciatore campano: prima parte dove tira via le castagne dal fuoco in diverse occasioni mentre nel girone di ritorno non riesce ad essere più incisivo. L’ultimo gol risale ad ottobre col Catanzaro e 6 mesi di astinenza per una punta sono davvero troppi.

CHEDDIRA – 7: Simpaticamente i tifosi lo ribattezzano subito Ualino. La punta italo-marocchina dimostra le sue qualità come accelerazione e scatto bruciante ma deve migliorare tanti aspetti ma l’età è dalla sua. Chiude l’anno con 6 gol ma importanti.

CITRO – 7: La rivincita dei comprimari. Fino a gennaio è ai margini del progetto, complice i postumi dell’infortunio patitto lo scorso anno. A gennaio la sua partenza è vicinissima ma rimane e sulla promozione mette un timbro grande come una casa con il gol alla Virtus Francavilla. Riscatto meritato per il “Maradona di Fisciano” dopo tante delusioni ed amarezza.

PAPONI – 6.5: Nella prima parte di stagione si ritaglia un ruolo da assoluto protagonista al fianco di Antenucci. Assist e gol decisivi per spingere il Bari nell’allungo poi, complici problemi muscolari, esce dai radar.

MIGNANI – 8: Schiettezza e pacatezza. Sono due le qualità maggiori del tecnico genovese che, alla guida del galletto, ottiene la prima promozione in carriera. Nei momenti difficili è bravo a tenere il gruppo sulla corda e a far sentire tutti protagonisti.

POLITO – 9: Chapeau. Riesce a costruire una squadra capace di ammazzare, nei fatti, il campionato liberandosi di tanti calciatori-zavorra. La promozione ha la mano forte del Ds campano che ci mette la faccia nei momenti difficili.

Antonio Genchi

Antonio Genchi

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