Intensità e concentrazione le parole d’ordine in casa Bitonto. I neroverdi di Taurino sono a secco di successi da due gare di fila, il che non rappresenta nulla di preoccupante se non fosse per gli standard di Patierno e compagni, vincenti in 16 occasioni su 25 gare disputate.
Non esiste crisi o il minimo accenno di essa, anche perché il vantaggio sul Foggia è ora pari a tre lunghezze e le carte in regola per tornare a marciare a ritmi-promozione vi sono tutte, ma è innegabile che gli equilibri nei quartieri alti della graduatoria sono mutati non appena il Bitonto è andato incontro a un leggero rallentamento dal punto di vasta realizzativo: i neroverdi non segnano dallo scorso 9 febbraio (gol di Turitto a Gravina), mentre bomber Patierno è fermo a quota 19 da tre giornate. Calo generale ritenuto pressoché fisiologico, come confermato a più riprese dal tecnico Taurino nei post-gara contro Cerignola e Taranto: l’aspetto fondamentale, in circostanze simili, è quello di evitare il panico, continuando a lavorare sodo in vista di un rush-fìnale che potrebbe regalare una storica Serie C alla piazza neroverde.
Al vaglio del trainer bitontino, intanto, diverse soluzioni tecnico-tattiche per risolvere l’impasse delle ultime due giornate: la ripresa della sua squadra passa dal delicato impegno interno contro il Brindisi, nella cui storia il nome di Taurino è impresso per essere stato il calciatore ad aver indossato più volte nella storica calcistica adriatica la maglia con la V sul petto. Taurino-Brindisi un connubio indissolubile, ma ottenere i tre punti domenica prossima diventa indispensabile, emozioni nostalgiche a pane, per difendere La vena dalle grinfie degli avversari.