Il presidente del Nardò, Salvatore Donadei, si augura una ripresa dell’attività calcistica ma realisticamente pensa che ciò sia possibile solo per la serie A e forse per la Serie B. Troppo onerosi e impegnativi per le società dilettantistiche i protocolli di sicurezza proposti dalla FIGC.
Mancano ancora le decisioni ufficiali, tutto è ancora “in fieri” ed è comprensibile il tentativo della FIGC e delle società professionistiche di salvare un campionato che rappresenta una delle maggiori voci d’impresa del panorama economico italiano.
Un salvataggio si rende necessario anche per evitare una serie prevedibile di ricorsi delle società ritenutesi danneggiate da eventuali verdetti a tavolino con il conseguente intralcio della stagione sportiva successiva.
Al contrario, per le società dilettantistiche, potrebbe essere proprio la ripresa dell’attività in un contesto economico compromesso dalla crisi, il colpo decisivo nonostante gli sforzi profusi. Quindi “sarebbe il caso di finirla qui” afferma Donadei.
“Da un punto di vista giuridico”, aggiunge Donadei, “nessun contenzioso potrà mai risolvere le cose”.
Riguardo la prossima stagione, il presidente neretino è convinto che “sarà una stagione con partenza ad handicap”, date le ripercussioni dell’attuale crisi.
Per il futuro Donadei si augura che ci sia una maggiore condivisione e coesione nella soluzione dei problemi attraverso una collaborazione di tutte le istituzioni calcistiche e non semplicemente “coltivando ciascuno il proprio orticello”.
Corriere Salentino and AC Nardò courtesy