Per Fumagalli, portiere del Foggia, è facile definire “eroi” i campioni di Serie A per un taglio allo stipendio che verrà rimborsato in quelli successivi. I calciatori di Serie D non sono pagati da tre mesi perché non scendo in campo, con il prossimo stipendio in arrivo tra tra sei mesi. Si è così sfogato sfogo di Ermanno Fumagalli, portiere del Foggia in una lunga lettera inviata alla redazione di tuttomercatoweb.com, che di seguito riportiamo.
“Vorrei esprimere il pensiero di un umile calciatore. Se così si può ancora chiamare. In questo periodo abbiamo ascoltato tantissime chiacchiere, ma alle parole avrebbero dovuto far seguito i fatti. Per molti è solo un semplice sport, ma per noi è un lavoro. Indubbiamente privilegiato, ma un lavoro. Come tutti, abbiamo fatto dei sacrifici e delle rinunce pur di coronare i nostri sogni. Facile incoronare come star le stelle della A, quelle che si tagliano il 30% dello stipendio con la garanzia di ottenere quella cifra sul contratto successivo. E noi, vincolati a società che giustamente non ci pagano perché da tre mesi non scendiamo in campo. Il prossimo stipendio, se tutto va bene, arriverà tra sei mesi: se loro sono eroi, noi cosa siamo? Sappiamo benissimo che difficilmente riprenderemo, ma finitela di prenderci in giro e di giocare con la nostra dignità. Non siamo stupidi e fa male sentir parlare della riapertura delle piste ciclabili quando amici e familiari non possono mettere il piatto a tavola. Il pallone si sta sgonfiando: aiutate economicamente il calcio, ci penseremo noi a farlo rotolare ancora. Vi assicuro che siamo pronti a giocare anche sulla luna, metteteci in condizione”.