La storia del gruppo ultras della cittadina che, pian piano, ha attirato l’attenzione di sempre più tifosi.
Dal campionato strepitoso della scorsa stagione, in Promozione Pugliese, alla notizia del ripescaggio in piena estate, fino all’inizio di una nuova stagione in Eccellenza, la prima della storia del calcio ad Ascoli Satriano. In tutto questo tempo la società si è accaparrata le simpatie dei propri tifosi, vedendoli aumentare sulla tribuna del “Comunale” e sentendoli diventare sempre più caldi.
Fino alla nascita ufficiale del gruppo, Ultras Ascoli che segue la squadra anche in trasferta. Una ventina di ragazzi, quelli più assidui, età compresa tra i 16 e i 35 anni, che durante la settimana non disdegnano di discutere ed organizzare il tifo davanti ad una buona pizza. Un’unica grande passione: il calcio dell’Ascoli Satriano, la squadra della propria città. La loro presenza al campo sportivo è divenuta una costante, anche durante gli allenamenti, fatto che ha permesso loro di accattivarsi le simpatie anche dei calciatori stessi, con un grande obiettivo, quello per il quale rema insieme tutta la cittadina; la salvezza alla prima stagione storica nel massimo campionato regionale, magari senza passare per i playout. La propaganda, poi, è il marchio di fabbrica indelebile di questi ragazzi, con locandine sparse in giro per la città, per permettere a tutti di conoscere giorno e ora esatta della gara, con tanto di giro in piazza col megafono, per i più “sordi”. Non solo occhio alla propria squadra, però, il gruppo Ultras dell’Ascoli ha come obiettivo anche l’accoglienza in stile terzo tempo alla tifoseria avversaria infatti, a fine gara, tutti insieme a bere qualcosa.
Che si vinca o che si perda.
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