Il Bisceglie che non ti aspetti lo ritrovi al “Beppe Capozza” di Casarano in cui gli stellati sovvertono i pronostici della vigilia regolando i padroni di casa con un risultato di misura, maturato grazie ad un tiro dagli undici metri guadagnato con carattere e cinismo. I rossoblu di Matias Calabuig hanno invece pagato dazio per gli impegni ravvicinati fra campionato e Coppa Italia che hanno determinato scarsa lucidità sotto porta.
Unica modifica per mister Danilo Rufini all’undici di domenica scorsa è quella riguardante l’innesto di Calogero La Piana al posto di Lorusso nel consueto 3-5-2.
Dopo il solito momento iniziale di studio delle due squadre la prima occasione della gara è griffata Leonetti che al dodicesimo colpisce il pallone con un destro sbilenco. Replica Tiziano Prinari, ex di giornata, due minuti dopo con una punizione dal limite smorzata dalla barriera. Casarano che al quarto d’ora preme con un cross velenoso di Signorelli deviato da Marino. Dagli sviluppi del successivo corner Tedesco incoccia sul terreno di gioco la propria incornata col pallone che sfiora la traversa.
Nerazzurri che sfiorano il gol al minuto venticinque con il colpo di testa all’indietro di La Piana, abile a pescare la punizione a giro di Coletti, spentosi a pochi passi dal palo più lontano da Iannì. Al trenatreesimo Martorel ci mette una pezza sul tiro dalla distanza marchiato di Biase, ribattuto da Tedesco e il Bisceglie ha così concluso la prima frazione mantenendo inviolata la propria porta e con qualche grattacapo da risolvere in fase conclusiva.
Nella ripresa ancora il Casarano arrembante e la ghiotta chance capita al cinquantaseiesimo sulla testa di Tedesco, abile ad impattare sul suggerimento di Di Biase ma vedendo il pallone infrangersi sulla traversa. Gianni Lorusso, subentrato a Leonetti, tenta il tap-in sul tiro-cross rasoterra di La piana dieci minuti più tardi ma manca lo specchio della porta con Iannì a terra.
Al settantacinquesimo rigore a favore dei nerazzurri per una ingenuità della retroguardia salentina sul neo entrato Claudio Ferrante, lesto a penetrare in area ben suggerito dal filtrante di Izco; La Piana trasforma con freddezza per il vantaggio stellato. Nell’ultimo quarto d’ora il forcing del Casarano produce una bordata di Maraschio, finita altissima, ed un mancato tap-in da parte di Dambros che supera lo specchio della porta pur tuttavia viziato da una carica su Martorel.
Ultimo palpito da brivido con Rubino che miracolosamente salva sulla linea di porta un pallone sventagliato da Coria per l’accorrente Tedesco.
Bartolomeo Pasquale