E’ un calcio di rigore di Vazquez ad inizio gara a condannare una generosa Fidelis nel match contro il Catanzaro disputato al “Degli Ulivi”. La squadra di Vivarini vince con il minimo sforzo per la terza volta nella storia ad Andria. I biancazzurri, invece, recriminano molto alla fine per alcune dubbie decisioni del direttore di gara ma, nonostante l’ottima ripresa, scendono al penultimo posto in classifica. Il Catanzaro si conferma difesa ermetica, la migliore del girone con sole 16 reti al passivo, e completa la rimonta sino al secondo posto. Per la Fidelis, invece, attacco ancora poco prolifico. Di Bari sceglie di mantenere un modulo piuttosto camaleontico: il 4-3-3 che in fase di non possesso è un 4-4-2. Gaeta e Casoli gli esterni pronti a dar manforte al tandem Bubas e Tulli. In difesa le novità maggiori con Legittimo a sinistra e Monterisi a destra. Di contro c’è Vivarini che schiera il 3-5-2 con Vazquez e Biasci in avanti. Tanti gli ex in campo ed in panchina.
Fidelis più timida all’inizio e Vandeputte tocca il pallone in area ma Riggio salva tutto deviando in corner. Sounas, sugli sviluppi calcia altissimo su di uno schema. Sempre Vandeputte l’uomo in più dei suoi con le sue accelerazioni, al quarto d’ora il tiro è ben intercettato da una parata plastica di Saracco. Sugli sviluppi del corner però il pallone in area diventa buono per Martinelli che calcia da buona posizione ma Alcibiade intercetta la sfera con un braccio giudicato troppo largo dal direttore di gara, il sig. Carrione di Castellammare di Stabia ed è penalty. Dal dischetto è freddissimo Vazquez che dopo la perla di domenica scorsa contro l’Avellino sigla il gol del vantaggio spiazzando Saracco. La gara diventa ancor più brutta e nervosa. A farne le spese dalla panchina biancazzura sono il DS Logiudice ed il team manager Chieppa espulsi per proteste. Tulli alla mezz’ora riaccende la luce ai suoi per un ultimo quarto d’ora decisamente più positivo e propositivo: il fantasista biancazzurro su calcio di punizione impegna Branduani all’incrocio. Primo episodio da moviola del match con Scognamillo a colpire con una gomitata Gaeta uscito sanguinante: per il direttore di gara è solo giallo. Legittimo da sinistra, dopo un’azione prolungata, serve per la testa di Monterisi, sfera alta di poco. In pieno recupero, però l’occasione forse più ghiotta per i padroni di casa: palla da destra di Monterisi e nel cuore dell’area di rigore è Casoli a toccare con la coscia ma Branduani è attento sul tocco forse troppo debole. Il Catanzaro scompare completamente dal terreno di gioco nonostante Vivarini ad inizio ripresa mandi in campo subito Iemmello.
La Fidelis rientra dagli spogliatoi arrembante ed al 4’ altro episodio molto dubbio del match: Tulli viene atterrato in area di rigore da Vendeputte, il direttore di gara fischia però un calcio di punizione dal limite su suggerimento della sua assistente. Proteste vibranti che però non fanno cambiare idea alla terza arbitrale. Bonavolontà calcia di poco alto la punizione. La squadra ospite soffre terribilmente le scorribande di Casoli e Monterisi con Risolo che centralmente scalda i guantoni a Branduani. Bubas con la testa sul primo palo anticipa tutti sugli sviluppi di un corner ma la sfera è sul fondo di un soffio. Tanti cambi anche in casa Fidelis con Di Bari che prova a dare nuova linfa all’attacco. Azione tutta di prima dei padroni di casa poco oltre la mezz’ora da destra con il tiro finale di Casoli al volo che finisce sul fondo. L’assalto finale però produce solo diversi calci d’angolo, saranno 7 quelli collezionati dalla Fidelis nel secondo tempo, ma pochi pericoli. Martedì sarà la volta del Potenza al “Degli Ulivi” per una delle sfide forse più importanti di questo scorcio di stagione. In tre giorni bisognerà preparare il match senza mai guardare la classifica.