Dietro l’esplosione del portoghese c’è un paziente lavoro del tecnico (soprattutto psicologico), la fiducia del club e la maturazione del giocatore. Ma l’allenatore continua a “marcarlo stretto”…
A un certo punto s’era arreso anche Ibra, ed è tutto detto. “Leao si è convinto da solo a correre, non è venuto da me. Non correva, ho provato ma non trovavo un contatto mentale con lui. Non riuscivo, poi nel precampionato è esploso ed è partito da solo”, ha detto Zlatan. Parole pronunciate lo scorso dicembre, forse anche con una punta di rammarico – lo diciamo scherzando ovviamente –, perché Z ama essere l’uomo che risolve i problemi altrui.
Sorrisi
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Ibra per parlare di Leao aveva usato la parola “correre”. Sinonimo di fatica, ovvero quel concetto che a volte separa il talento dal campione. Rafa correva poco in effetti. Cioè, lo faceva solo quando voleva. E quando voleva, era uno spettacolo. Il problema è che in partita succedeva solo a volte,…