Cinque anni dopo la prodezza contro il Real, domani l’azzurro vuole lasciare il segno in quella che potrebbe essere l’ultima trasferta europea con la maglia del Napoli
Nell’istante in cui il pallone tocca la rete, gli spettatori assumono un’espressione unica. Non è semplice disappunto per il gol subito, ma qualcosa di più. Un senso di terrore, l’incubo di un’eliminazione a sorpresa. Come quando un brutto sogno guasta i primi minuti del risveglio. Perché il gol di Insigne è una doccia fredda, arriva dopo otto minuti nel modo più inatteso: un tiro da 30 metri che non è né alto né potente. È una traiettoria che sembra studiata per l’occasione, sorprende i difensori che ne seguono il taglio verso il centro e Keylor Navas colpevolmente fuori posizione.
Sono trascorsi esattamente cinque anni da quella prodezza, il cui merito principale è aver regalato per dieci minuti un’illusione indimenticabile. Tanti ne passeranno prima che Benzema ristabilisca l’equilibrio…