L’ex allenatore ricorda Pierluigi Frosio: “Era a fine carriera, ma ci mise il cuore. E una volta si allenò con 39 di febbre”
La voce rotta dall’emozione, proprio non se l’aspettava una notizia così. Le parole inciampano e quasi non vorrebbero essere dette, perché dirle significa che è tutto vero, che Pierluigi Frosio, il suo amico Pierluigi Frosio, non c’è più. Arrigo Sacchi tira un respiro profondo, sorseggia un bicchiere d’acqua e comincia: “Forza, raccontiamo chi è stato il grande Piero”.
Sacchi, quando vi siete conosciuti?
“Nell’estate del 1984. Io allenavo il Rimini, Serie C1, girone A. Avevo una squadra di ragazzi e mi serviva un uomo d’esperienza che fosse di esempio per tutto il gruppo. Piero lo conoscevo come giocatore dai tempi in cui era al Cesena, poi l’ho seguito nella splendida avventura al Perugia. E così mi sono deciso e gli ho fatto un’offerta. Lui aveva già trentasei anni, era ormai a fine carriera”.
Ricorda come andò…