Petardo dei tifosi del Lecce a Vicenza, Sticchi Damiani: «Individuate il tifoso»

Petardo dei tifosi del Lecce a Vicenza, Sticchi Damiani: «Individuate il tifoso»

VICENZA – «La tac cerebrale e cervicale ha dato esito negativo: il giocatore ha riportato una labirintosi da trauma barico, è stato tenuto in osservazione ma verrà dimesso nella serata odierna e dovrà osservare alcuni giorni di riposo». E’ l’aggiornamento diffuso stasera dal Vicenza sulle condizioni del portiere Nikita Contini, colpito da una bomba carta lanciata dal settore degli ultras del Lecce, nel momento in cui la formazione di Baroni era passata in vantaggio con Strefezza. Successivamente la rimonta biancorossa, frutto di una reazione inaspettata della squadra di casa dopo lo 0-1. L’1-2 di Diaw (rigore-bis dopo la ripetizione all’errore di Meggiorini per movimentato anticipato di Gabriel) e Ranocchia col suo destro beffardo costringono il Lecce a rimandare l’assalto alla serie A venerdì 6, in casa, con il Pordenone. 

Sull’episodio irriguardoso frutto della curva salentina al «Menti», interviene in sala stampa il direttore tecnico del Lecce Pantaleo Corvino: «Il tifoso ha sbagliato ma anche il portiere. Speculare oltremisura su un petardo caduto fuori dal terreno di gioco, molto vicino a calciatori che hanno avuto una minima reazione, rispetto a lui, molto più lontano da questi, vuol dire alterare una gara che vedeva il Lecce padrone del campo vincere meritatamente». Sull’accaduto «verrà individuato il supporter del Lecce che ha lanciato dalla curva l’a bomba cartache ha ferito il portiere del Vicenza e un raccattapalle». E’ quanto ha appreso in serata l’Ansa dalla Questura di Vicenza. Le immagini registrate dalla sala operativa del Gos (Gruppo operativo speciale), situata sopra la tribuna stampa dello stadio Menti, con telecamere indirizzate verso entrambe le curve occupate dagli ultras, saranno analizzate nel dettaglio per individuare l’autore del gesto teppistico.

Non è escluso che già nelle prossime ore la Digos di Vicenza possa mettersi in contatto con i colleghi di Lecce per dare un nome al teppista, se individuato dalle immagini della Polizia. All’esterno dello stadio Menti, sia prima che dopo la gara, non si è verificato nessun episodio di violenza anche grazie al nutrito contingente di forze dell’ordine. Per volere del Questore, Paolo Sartori, erano presenti 120 poliziotti, diverse altre decine tra carabinieri e vigili urbani e un centinaio di steward. Nel tardo pomeriggio nutrita la presenza di agenti alla stazione ferroviaria, da dove è partita una buona parte dei 1.300 tifosi salentini arrivati in Veneto.

Sul fatto è intervenuto anche il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che, dopo essersi assicurato personalmente «delle condizioni del giocatore che mi dicono, fortunatamente, stia bene, anche di fronte al fatto che gli altri giocatori, dopo il lancio del petardo, non hanno avuto reazione» dice che «questo gesto folle ha rovinato la partita, danneggiando il Lecce ed è per tale ragione che il reo deve essere individuato e punito. Anche se non sarà semplice perché, mi hanno riferito, che nel settore ospiti del Menti hanno consentito un accesso indiscriminato di pubblico, proveniente anche da altri settori». Il Lecce in serie A? «Ci eravamo quasi, fino a quando quel gesto allucinante ha stravolto gli equilibri in campo, mutando l’inerzia della partita a favore del Vicenza – risponde Sticchi Damiani – ma sono strasicuro che venerdì prossimo il Lecce conquisterà la massima serie, dimostrando di essere la grande squadra che, a Vicenza, si è costruita con personalità l’1-0 momentaneo». Un vantaggio reso illusorio dal gesto di un non tifoso.

La Gazzetta del Mezzogiorno

Redazione

I commenti sono chiusi