Sarà questo lo striscione che comparirà nelle prossime trasferte, monito che sancisce una frattura insanabile tra la frangia ultras ed il presidente della compagine messapica. Il gruppo organizzato biancoverde ha annunciato che diserterà tutte le gare casalinghe che si disputeranno al Dimitri, con enorme dispiacere, non si presenteranno sugli spalti. Saranno presenti invece in trasferta, dove sosterranno solo i ragazzi, contestando attivamente il presidente.
Animi roventi, rottura totale tra le parti dopo la rissa di domenica: quattro denunce, tre ai danni dei supporter biancoverdi, la quarta addebitata ad uno spettatore non abituale, presente all’evento per commemorare l’anniversario della morte di Roberto Erario, intervenuto poi, per sedare il focolaio. Dieci altri nominativi al vaglio degli inquirenti, che hanno acquisito i fotogrammi della zuffa, in sostanza un fascicolo di problemi.
A parlare è uno degli esponenti del gruppo organizzato che ha ricostruito la dinamica dei fatti, facendo chiarezza su alcuni punti, ripudiando totalmente Spadavecchia. “Era il 30’ del secondo tempo, parziale di 1-1, ed un nostro ragazzo ha acceso un fumogeno, lo ha posato un gradino sotto di noi, senza arrecare danni a persone o cose. Quando stava per spegnersi, il dirigente si è avvicinato al nostro lanciacori, aggredendolo verbalmente e fisicamente, più volte. Il ragazzo non ha reagito, così è intervenuto un altro supporter con un signore (non ultras), il quale ha cercato di placare l’ira del numero uno, facendo da scudo. In realtà il benintenzionato ha avuto la peggio, perche è stato trascinato a terra subendo diversi colpi. Noi siamo intervenuti in quel momento, per proteggere lo spettatore steso al suolo, e che voleva solo placare il parapiglia iniziale. Siamo stati vittime di un attacco frontale, un presidente che aggredisce i suoi tifosi non si è mai visto da nessuna parte, ed ora siamo costretti a pagare noi ingiustamente.”
Il gruppo organizzato pertanto, chiede le immediate dimissioni dell’attuale numero uno del Manduria, “disposti addirittura – continua il portavoce del gruppo – ad affrontare la radiazione della squadra per il bene del paese, pur di non proseguire con lui al timone. Abbiamo appoggiato – prosegue – le sue idee fin dall’inizio, ma ha letteralmente rovinato alcuni giovani ragazzi con la sua vile condotta, ed ora non ci rappresenta più. Se non accoglierà il nostro invito, sarà contestato in ogni trasferta, sostenendo sempre i ragazzi ed i nostri colori, lasciando pero vuoto il settore nelle partite di casa”.
Mario Lorenzo Passiatore – lavocedimanduria
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