La Virtus Molfetta, dopo un mese di risultati positivi, è tornata a mani vuote da una trasferta considerata alla vigilia più che abbordabile. Contro il Margherita Terme, ultima in classifica, nella settima giornata di ritorno del campionato di Prima Categoria, è giunto un k.o meritato, inequivocabile. Vincere avrebbe consentito alla squadra di Mininni di fare un ulteriore passo, forse definitivo, verso la salvezza. La sconfitta invece rimette tutto in discussione.
La compagine biancorossa resta ferma a quota 27, in ottava posizione, e con un vantaggio sulla zona playout che adesso si è ridotto a 6 punti. Ieri pomeriggio i virtussini hanno mostrato sin dall’inizio del match un pessimo atteggiamento. È mancata la consueta determinazione, sono stati persi quasi tutti i contrasti, è stata lampante la differenza di aggressività e voglia di vincere tra le due compagini. I padroni di casa hanno effettuato un pressing alto e intenso, impedendo agli ospiti di giocare palla a terra, e costringendoli puntualmente al lancio lungo per l’isolato e impotente Gigi Pisani. Il Margherita Terme inoltre si è mostrato molto pericoloso in avanti, e ha creato nel primo quarto d’ora due interessanti occasioni da gol. La risposta degli uomini di Mininni è stata un grande tentativo di conclusione dalla lunghissima distanza, quasi dalla linea di centrocampo, da parte di De Candia, con la palla terminata di poco alta. Il match è proseguito com’era iniziato, e a giocare meglio sono stati sempre i padroni di casa, per contenere i quali la retroguardia virtussina è apparsa spesso in affanno. Alla mezzora, un passaggio sbagliato nella metà campo avversaria da Caputi, ha dato ai foggiani la possibilità di ripartire, sfruttando la carente copertura difensiva molfettese e più di 50 metri di campo quasi sguarniti. La ripartenza è stata perfetta, e con tre passaggi il Margherita Terme è arrivato a concludere a rete senza scampo per Detaro, trovando l’1-0. La reazione della Virtus non è stata nulla di trascendentale. Tuttavia i molfettesi hanno leggermente avanzato il proprio baricentro, e hanno concesso minori spazi alla manovra degli avversari, che non ha più potuto svilupparsi con la tranquillità della prima parte di gara. Ciò non ha determinato una grande pericolosità offensiva degli ospiti, incapaci di trovare la giocata giusta quando sono giunti negli ultimi 16 metri. Al 38’ De Candia ha cercato in avanti Pisani, che ha controllato la sfera, l’ha protetta spalle alla porta con la consueta astuzia, e ha quindi visto e premiato sul centro destra dell’area di rigore l’inserimento di De Gennaro. Quest’ultimo è riuscito ad anticipare l’uscita del portiere, ma la sua conclusione non ha inquadrato lo specchio ed è terminata fuori. In verità l’intervento dell’estremo difensore foggiano è stato scomposto, ed è sembrato che ci fossero gli estremi per un penalty. Le proteste della Virtus sono state vane, così come vana è stata la sua ricerca del pari sino al termine del primo tempo. Addirittura il Margherita Terme ha fallito una ghiotta chance per il possibile raddoppio poco prima del riposo.
È tornata dagli spogliatoi una Virtus leggermente diversa, più aggressiva e desiderosa di rimettere in equilibrio la gara. In realtà, al di là dei buoni segnali iniziali, la squadra ospite ha continuato a faticare enormemente per essere pericolosa, e ha rischiato non poco sulle ripartenze avversarie. E’ stata proprio un’azione di contropiede subita dai biancorossi sbilanciati a risultare decisiva: al 65’ Detaro, che in precedenza era stato ammonito per proteste, ha pensato con un’uscita di poter anticipare l’attaccante locale che aveva ricevuto un lancio in profondità; questa scelta si è però rivelata inefficace, il portiere virtussino non è riuscito nel suo intento e dopo essere stato superato ha commesso un fallo che gli è costato il secondo giallo. La compagine di Mininni ha resistito poco in dieci uomini, e al 70’, con una difesa alta e sbilanciata, ha subito il 2-0, viziato da una posizione di fuorigioco piuttosto netta del centravanti locale. I molfettesi, sotto di un uomo e di due gol, hanno cercato disperatamente di riaprire i giochi per sperare fino alla fine, ma poche volte ci sono andati davvero vicino. E quando, ormai a tempo scaduto, De Candia, servito dalla destra da Amato, ha colpito la traversa da due passi, si è capito quanto il pomeriggio di ieri fosse maledetto, destinato a non essere caratterizzato da alcuna nota positiva.
molfettalive.it
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