Manfredonia: qualcosa comincia a muoversi

Manfredonia: qualcosa comincia a muoversi

Il presidente Antonio Sdanga

Curiosità mista a paura quella provata dai tifosi sipontini qualche giorno fa: il tutto è legato alla presenza presso il Miramare dell’Ufficiale Giudiziario che ha provveduto al sequestro di tutti gli attrezzi della palestra presenti nella pancia dell’impianto sipontino.

Radio tam tam ha immediatamente provveduto a spargere la notizia per le vie della città, il sequestro si pensava fosse dovuto all’attuale società ma non è così, si tratta invece di un problema legato alla precedente gestione tant’è che sull’argomento è intervenuto l’attuale presidente del Manfredonia.

“Quanto è appena avvenuto – precisa Antonio Sdanga – è legato al fallimento della vecchia società e pertanto nulla riguarda il presente. Capisco i tifosi, ma è giusto che gli stessi stiano tranquilli perché, come ho detto, il sequestro e la successiva vendita all’asta di quei beni non ci riguarda”.

Inevitabile a questo punto rivolgergli una domanda legata al futuro del Manfredonia. “Un po’ come l’anno scorso di questi tempi – continua Sdanga – stiamo lavorando in chiave futura. In sostanza, il lavoro che stiamo facendo prevede due alternative: con o senza il sottoscritto. Personalmente vedrei bene, mi sto impegnando nella speranza di coinvolgere altra gente e quindi allargare il numero dei soci ad una quindicina in modo che gli stessi contribuiscano con quote modiche. In questo caso, potremmo tranquillamente ripetere l’esperienza della passata stagione che ha e continua ad avere un solo obiettivo: il mantenimento della categoria attraverso la valorizzazione dei giovani, un progetto già ben avviato e che peraltro ci sta dando buoni risultati”. C’è anche un piano B? “Sì, c’è un piano alternativo – conclude il numero uno dei sipontini -. Ci sarebbero, infatti, due alternative, al momento solo delle proposte da valutare attentamente: la prima viene da Foggia, l’altra da fuori regione. Vorrei continuare ma se dovesse rendersi necessaria la mia partenza, allora non avrei difficoltà a farmi da parte a patto che l’uno o l’altro progetto sia davvero serio e duraturo. Per il momento, aspettiamo, vedremo poi nei prossimi giorni cosa accadrà”.Appuntamento dunque ai prossimi giorni.

Antonio Guerra – ManfredoniaNews

laquis

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