dilemma post Us Bitonto-Team Altamura

dilemma post Us Bitonto-Team Altamura

Recriminazione o soddisfazione? Due punti persi o uno guadagnato?

Il dilemma post Us Bitonto-Team Altamura è questo.

Un’altra occasione buttata se si considera che i murgiani hanno giocato in 10 per oltre 75′ causa l’espulsione del “bitontino” Angelo Logrieco (forse è stata una fortuna, visto che stava giganteggiando e mostrando sprazzi di un grande talento sopraffino) ed erano privi degli squalificati Moscelli, Di Rito e Amato.

Un punticino racimolato se si rammenta che i ragazzi di mister Modesto erano sotto di due gol dopo mezz’ora per colpa di due calci piazzati mal gestiti da Rana, ancora incerto dopo l’errore di Vieste, e che hanno reagito alla grande a fine primo tempo con Pignatta prima e Terrone poi. Sfiorando, a più riprese, anche la vittoria.

Ma – per dirla alla Tommaso Besozzi – di sicuro c’è che al “Città degli Ulivi” finisce 2-2 in una contesa ricca di emozioni, momenti vibranti, gol, e non poteva essere altrimenti viste le altre sfide stagionali. I padroni di casa centrano il quarto pareggio consecutivo, restano gli unici ad avere il numero 0 alla casella sconfitte, e continuano a piacere per impegno e calcio espresso, anche se ieri – inevitabile forse dopo le faticaccie di Coppa sempre contro l’Altamura – la brillantezza è stata meno evidente del solito.

Gli applausi fanno sempre bene, ma i tre punti sono ancora meglio e domenica contro l’Unione calcio Bisceglie sempre a domicilio non devono mancare.

La partita. Per la terza sfida ai biancorossi in meno di un mese, Francesco Modesto sceglie il 4-3-3 con Rana; Barone Arcangelo, Campanella, Rubini, Bonasia; De Santis, Fumarola, Roselli; Modesto, Pignatta, Cannone.

L’inizio di partita è tutta nel segno di Angelo Logrieco, che si prende la scena. Parte sempre da destra – un incubo per Barone – e palla al piede era imprendibile superando gli avversari come birilli.

Al 15′ l’episodio che spacca la partita, ed è sempre lui il protagonista. Rifila una gomitata a Roselli proprio sotto gli occhi dell’arbitro, Bodini di Verona, e si fa cacciare anzitempo.

Il Bitonto esce dal guscio e inizia a dare segnali di vita, ed è Fumarola dopo un’azione imbastita sulla sinistra da Roselli a tentare senza fortuna la gioia della rete. L’Altamura, però, non ha brodo nelle vene e in tre minuti, dal 27′ al 30′, si porta due reti avanti.

La prima marcatura porta la firma di Di Senso, che dai 20 metri fulmina e pietrifica Rana da calcio piazzato sul palo proprio dell’estremo difensore di casa. La seconda è sull’asse – sempre da fermo, si intende – Di Senso-Montrone, con il portiere ex Francavilla non ancora impeccabile.

Gara finita e goleada Altamura? Niente affatto, perché il miglior Bitonto, come già successo il dì dell’andata di Coppa Italia il 6 settembre, esce proprio in questi casi. Terrone entra al posto di Roselli dando più peso all’attacco, De Santis inizia a fare il geometra affiancato dai polmoni di Fumarola, Bonasia è più un centrocampista di fascia che un difensore ed è un satanasso. Cannone lo imita dall’altra parte.

A fine primo tempo, c’è il terribile uno-due neroverde. Al 40′ è Pignatta a riaprire i giochi con un tap-in vincente su colpo di testa di Terrone servito da un cross con il contagiri di Cannone.

In pieno recupero, al 47′, è Terrone a far gridare e vibrare il “Città degli Ulivi” (riempito da 500-600 spettatori) scaraventando in rete una palla vagante proveniente da calcio d’angolo.

Per l’argentino è il primo gol in campionato, per il tranese è il secondo.

2-2 al cambio di campo.

Nella ripresa, si aspettano le stesse vibrazioni, e tutto lo fa presagire. I padroni di casa passano al 3-4-1-2, gli ospiti alzano una linea Maginot con il 4-4-1.

E’ il Bitonto ad avere il pallino del gioco e l’Altamura si difende e prova a ripartire in contropiede, ma per Lacarra è quasi impossibile superare Campanella e/o Rubini. C’è poco da dire, in realtà, perché a parte un rigore reclamato per fallo di mano in area murgiana, un colpo di testa alto di Pignatta e tanto cuore, il Bitonto accusa la stanchezza, è poco brillante e a nulla valgono gli ingressi di Chisena e Aloisio.

Finisce in parità, portandosi dietro tanti sé e tanti ma e le condizioni da valutare di Campanella e Bonasia, usciti anzitempo malconci.

Negli spogliatoi. La domanda è sempre quella: due punti persi o uno racimolato? Il presidente Paolo Lapalombella non ha dubbi: «Due punti persi – dice – perché con una squadra in 10 dal primo tempo si doveva vincere, ma la squadra non è stata brillante come altre volte. La città? Lei e i tifosi non stanno rispondendo come dovrebbero».

«Abbiamo tentato di tutto – analizza Francesco Modesto – e la reazione dopo i due gol, arrivati soltanto da episodi, è stata grande. Non abbiamo mai smesso di giocare, e alla fine avevamo i centrocampisti che non ne avevano più. Rana? Non voglio fare processi a nessuno».

Il mister, poi, non è preoccupato per una pareggite che sembra infinita. «Non lo sono assolutamente. Siamo imbattuti e a 2 punti dai playoff».

«Per il gioco espresso – spiega invece Alessandro Barbone, tecnico in seconda – sono due punti persi, ma sono soddisfatto della reazione della squadra. Continua a esprimere un buon calcio, mettendo in pratica quello che proviamo e studiamo in allenamento. C’è da essere fiduciosi».

 

Le pagelle Rana 4,5; Barone Arcangelo 6, Campanella 7 (Aloisio 6), Rubini 7 (una diga insieme al compagno di reparto, con cui basta uno sguardo per capirsi. Per Lacarra la vita è davvero difficile solo solingo lì davanti perché la palla non la vede mai. Roccia), Bonasia 7; De Santis 6, Fumarola 6,5, Roselli sv (Terrone 6,5); Modesto 5 (Chisena 5,5), Pignatta 6,5, Cannone 6,5.

Michele Cotugno Depalma

 

laquis

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